Nella Giornata internazionale dedicata alle donne, l’Unione mondiale delle organizzazioni femminili cattoliche (Umofc), che rappresenta oltre 5 milioni di donne nel mondo, si rallegra per l’annunciata canonizzazione di madre Teresa di Calcutta e rivolge il pensiero alle quattro suore della sua congregazione barbaramente uccise nello Yemen, «martiri del nostro tempo, martiri della misericordia», e a tutte le donne vittime in vari modi della violenza. Scrivendo alle 100 organizzazioni presenti in tutti i continenti, la presidente Maria Giovanna Ruggieri si rivolge alle «donne perseguitate, oggetto di violenza nelle proprie case e nelle strade, alle donne che a causa della stato di indigenza e povertà sono vittime di traffico per sfruttamento sessuale, per essere sottoposte all’utero in affitto in nome di una “finta libertà di azione”».

Il pensiero va anzitutto «a quelle donne che sono costrette a lasciare il proprio Paese a causa delle guerre, delle persecuzioni, dei cambiamenti climatici, della povertà. La festa della donna dell’8 marzo – afferma Ruggieri – ci sollecita a riflettere sulle donne nelle diverse realtà in cui l’Umofc da oltre un secolo è impegnata per il rispetto e la promozione della loro dignità in ogni ambito. Molti passi sono stati fatti ma il cammino è ancora lungo».

Papa Francesco, ricorda la presidente, «ci sta incoraggiando moltissimo, ci rendiamo conto che il suo messaggio rivolto a tutti richiede un cambiamento profondo di mentalità». Per questo la giornata dell’8 marzo diventa «nuovo stimolo per perseguire gli obiettivi che l’Umofc si è data nell’ultima Assemblea mondiale di Fatima per il quadriennio 2014-2018 attivando progetti a favore della famiglia e del dialogo per la pace e la tolleranza, per la prevenzione delle dipendenze, per la lotta alla corruzione e al traffico degli esseri umani e per assicurare a tutti il diritto all’accesso all’acqua potabile».

8 marzo 2016