Sant’Egidio e Ospedale San Camillo insieme ai medici dell’Africa
Al via la collaborazione per attività no profit finalizzate alla formazione del personale sanitario locale e allo sviluppo di reti diagnostiche attraverso la telemedicina. Il 6 ottobre la firma dell’accordo, nella sede della Comunità
Il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo e Fabrizio d’Alba, direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini, firmeranno venerdì 6 ottobre un accordo di cooperazione per attività non profit in Africa. L’obiettivo: supportare la formazione del personale sanitario locale, insieme allo sviluppo di reti diagnostiche attraverso la telemedicina. L’appuntamento è fissato per le 11 nella sede della Comunità trasteverina, in piazza Sant’Egidio 3/a.
Per la Comunità di Sant’Egidio è un impegno in continuità con l’esperienza maturata in oltre 15 anni con il programma Dream (Disease relief through excellent and advanced means), con cui è presente in 11 Paesi dell’Africa Sub-Sahariana. Con 47 centri clinici e 25 laboratori di biologia molecolare, garantisce la cura a circa mezzo milione malati di Aids, grazie anche allo sviluppo di un servizio di telemedicina. Grazie alle attività del programma, ad oggi sono 100mila i bambini nati sani da madri sieropositive.
Anche l’Azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini è impegnata da anni in programmi di ricerca e cooperazione internazionale con istituzioni e strutture sanitarie di diversi Paesi africani e, in linea con i Millennium Development Goals, promuove l’educazione allo sviluppo per professionisti ospedalieri, valorizzandone l’impegno umanitario e professionale.
5 ottobre 2017