Sant’Egidio a Rebibbia per festeggiare il 2015

Pranzo di inizio anno insieme a 150 detenuti appartenenti a vari reparti. Ospite d’eccezione, l’attore Gigi Proietti. Il catering realizzato da una cooperativa nata all’interno del carcere. Al termine, il “Caffé Galeotto”

È iniziato con una festa il 2015 degli oltre 150 detenuti che lunedì 5 gennaio hanno partecipato al pranzo con la Comunità di Sant’Egidio, nel carcere romano di Rebibbia. Presente un ospite d‘eccezione: l‘attore Gigi Proietti, che si è esibito in alcuni pezzi del suo repertorio. C‘erano detenuti di diversi reparti: il G8, ribattezzato il “penalino”, il G9 e il G12 dove sono reclusi i detenuti comuni e un gruppo di detenuti disabili giunti dal G11.

La festa si è svolta in un padiglione, abbellito e reso natalizio dagli amici della Comunità con tanto di brindisi finale e di regali personalizzati. Un cambiamento che, sottolineano da Sant’Egidio, «è anche un simbolo che fa sperare per il futuro: nei prossimi mesi in quel grande locale dovrebbero lavorare, se tutto andrà bene, almeno un centinaio di detenuti». È l‘auspicio anche del direttore del carcere, Mauro Mariani, che aprendo il pranzo si è augurato che «aumentino le occasioni di recupero dei detenuti attraverso il lavoro». Anzitutto attraverso le attività già presenti in carcere, dal catering gestito dai detenuti, dal quale è stato acquistato il pranzo per la giornata di festa, alla torrefazione che produce il “Caffè Galeotto”, con il quale si è chiuso il menù. Nuove opportunità poi possono venire, ha rilevato Mariani, «da alcuni imprenditori interessati».

Il pranzo è stato offerto dalla Comunità di Sant’Egidio. Al termine, brindisi finale e regali personalizzati, come è normale tra amici che si “frequentano” tutto l’anno. Anche dopo l’uscita dal carcere.

7 gennaio 2015