Benedetto XVI raccontato da Elio Guerriero
Presentata la biografia “Servitorio di Dio e dell’umanità”, con la prefazione di Francesco e un’intervista a Ratzinger
Presentata la biografia “Servitorio di Dio e dell’umanità”, con la prefazione di Francesco e un’intervista a Ratzinger. L’autore: «Dimostrazione della comunione tra i due»
«La rinuncia al pontificato di Joseph Ratzinger è stata un gesto di fede, non di disperazione. Sono certo che questa decisione di Benedetto XVI provenga dalla sua profonda e alta concezione del ministero petrino, inteso come servizio. Così, nel momento in cui sentì di non avere le forze sufficienti per svolgerlo, avvertì la necessità, o meglio il dovere, di rinunciare». Elio Guerriero, teologo e scrittore, traduttore degli scritti di Joseph Ratzinger dagli anni ‘80, racconta la genesi del suo volume “Servitore di Dio e dell’umanità. La Biografia di Benedetto XVI”, pubblicato da Mondadori con la prefazione firmata da Papa Francesco e, in chiusura, un’intervista dell’autore allo stesso Papa emerito. «La presenza nel mio scritto di una prefazione di Papa Francesco e di una intervista a Papa Benedetto è la dimostrazione più bella, a mio avviso, della comunione tra i due pontefici», ha affermato l’autore, in occasione della presentazione del libro, ieri, martedì 27 settembre, nel complesso di San Gallicano, alla quale sono intervenuti anche il presidente della Fondazione Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, padre Federico Lombardi, e il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi.
In rappresentanza del segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, che si è recato in Colombia per la firma dell’accordo di pace tra Farc e rappresentanti del governo, ha partecipato monsignor Paolo Borgia, che ha letto un messaggio di Parolin. «Benedetto XVI era consapevole – le parole di Parolin – che l’esercizio del ministero petrino comporta l’immedesimazione al Maestro e che avrebbe dovuto portare la sua croce, diventando un ponte fra Dio e gli uomini». Il Segretario di Stato sottolinea anche il suo impegno per la pace: «Mise al primo posto la preghiera incessante per chiedere la pace», riferisce Borgia. Nella prefazione, Francesco aggiunge altre due qualità al profilo di Papa Benedetto XVI: «Coraggio e determinazione hanno caratterizzato il suo operato», scrive. E Guerriero sottolinea proprio come, «pur rinunciando al servizio di pontefice, Benedetto XVI abbia continuato e continui a vivere “nel recinto di San Pietro”, nella preghiera e in comunione con il suo successore».
Nelle 542 pagine del libro, ampio spazio è dedicato a due opere maturate durante il pontificato di Ratzinger: il catechismo e i volumi su Gesù, «una testimonianza del Papa-teologo che guida il cammino interno della teologia», spiega padre Lombardi durante la presentazione, moderata dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo. L’ex direttore della Sala stampa vaticana ricorda anche i momenti difficili vissuti da Benedetto XVI, come nel caso della remissione della scomunica ai Lefebvriani o degli incontri con chi ha subìto abusi da religiosi; momenti in cui «ha avuto il coraggio di esporsi in prima persona» e di «entrare in sintonia con la sofferenza delle vittime». Episodi raccontati anche nel libro di Guerriero: «È la prima biografia completa di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, dalla nascita al tempo attuale, in cui l’attività pubblica è completata – afferma Lombardi -. La poteva scrivere solo una persona come Guerriero, che per tantissimi anni è stata vicina al Joseph Ratzinger teologo e che è potuta entrare in profondità nel suo pensiero, riuscendo a conoscere la sua personalità». Riccardi nella biografia trova anche «la ricostruzione del pensiero teologico di Benedetto XVI, che non si capisce solo con la politica o la politica ecclesiastica. Quando parla di san Bonaventura, dice: “Governò e pensò”. Governo e pensiero vanno insieme in questo grande Papa, che si è spogliato molto di sé e che non nascondeva a volte di sbagliare. Un Papa fortemente moderno».
28 settembre 2016