Zuppi: dolore per l’uccisione di padre Achi

«L’Africa ha bisogno di pace». Il presidente Cei lo afferma dopo l’attentato in Nigeria in cui è morto il sacerdote e l’attacco alla comunità pentacostale nel Nord Kivu

«Le notizie di violenza e morte che, ancora una volta, giungono dalla Nigeria confermano una situazione tragica, dove la vita umana sembra non avere valore». Il presidente Cei Matteo Zuppi interviene dopo l’attacco, il 15 gennaio, alla casa parrocchiale della chiesa cattolica dei Santi Pietro e Paolo, a Kafin-Koro (diocesi di Minna, Niger State), nella quale è morto padre Isaac Achi, bruciato vivo nell’incendio della struttura. Il suo assistente, padre Collins Chimuanya Omeh, è riuscito a scappare dalle fiamme ma è stato ferito mentre tentava di mettersi in salvo ed è in ospedale in gravi condizioni. L’accorrere delle forze dell’ordine ha messo in fuga gli aggressori che però, prima di andarsene, hanno dato fuoco all’abitazione. Nelle parole del cardinale, le condoglianze «al popolo e alla Chiesa nigeriani», espresse «a nome della Chiesa in Italia». Zuppi assicura anche preghiere per padre Achi, «il cui sacrificio è una ennesima testimonianza, fino al martirio, del prezioso servizio che uomini e donne guidati dal Vangelo rendono alla propria gente».

Nella stessa giornata del 15 gennaio si è registrato anche un gravissimo attentato a una comunità pentecostale di Kasindi, nel Nord Kivu (Repubblica democratica del Congo), dove hanno perso la vita almeno 17 persone. «Siamo vicini con la preghiera a queste popolazioni e a questa terra che a fine gennaio accoglierà la visita di Papa Francesco – aggiunge il presidente dei vescovi italiani -. L’Africa ha bisogno di pace, pace vera, quale condizione basilare per lo sviluppo democratico e socioeconomico. Ai popoli del Continente occorre assicurare, anche con il sostegno della comunità internazionale, una convivenza pacifica, una vita dignitosa e un futuro nel pieno rispetto dei diritti umani e della libertà religiosa», conclude.

17 gennaio 2023