Zuppi: «Chiamati a contrastare i leoni ruggenti del male»
Il cardinale presidente Cei ha celebrato la Messa nella giornata conclusiva del Villaggio per la Terra, il 25 aprile. Dittature, guerre e peccati ecologici: «Così si distrugge l’ambiente e se distruggiamo ciò che ci circonda annientiamo le vite delle persone»
«Facciamo finta di non sentire l’allarme che ci manda il pianeta, ma Cristo ci chiama a essere abitanti del mondo e a proteggerlo dal peccato ecologico». È stato il messaggio del cardinale presidente della Cei Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, nella Messa celebrata ieri, 25 aprile, nella giornata conclusiva del Villaggio per la Terra, al Galoppatoio di Villa Borghese. «Il Vangelo ci fa aprire gli occhi e ci invita a confrontarci con il mondo, dunque anche con l’iniziativa di questi giorni. Il mandato di Gesù ai discepoli altro non è che aiutare il prossimo e custodire la nostra casa comune», ha spiegato durante l’omelia della celebrazione, all’interno dello stand “Tenda della Pace”, realizzato dall’Edizione Frate Indovino dei frati Minori Cappuccini di Assisi. «L’unica stanza in cui tutti siamo chiamati a vivere – ha sottolineato – è quella della Terra», ricordando che il concetto di “villaggio” è stato introdotto ben prima dell’odierna globalizzazione, negli anni ’60, dal sociologo Marshall McLuhan. «In un villaggio – ha spiegato Zuppi – siamo tutti famiglia, nessuno è estraneo né sconosciuto».
Per il presidente Cei, «essere abitanti della Terra richiede umiltà». Una qualità che ricorda le fragilità, l’essere fratelli e tutti uguali; «al contrario, i superbi finiscono per buttare via se stessi e le bellezze del Creato». Poi il pensiero del cardinale è andato all’attualità e alla festività del 25 aprile, liberazione dell’Italia dal nazifascismo. «Siamo chiamati a contrastare i leoni ruggenti del male, come chi diede la vita per liberarci dal fascismo». Dittature, guerre attuali – ma anche i peccati ecologici «che non ci fanno mantenere le promesse degli accordi di Parigi» – che secondo Zuppi rendono gli uomini lupi gli uni degli altri: «Così si distrugge l’ambiente e se distruggiamo ciò che ci circonda annientiamo le vite delle persone».
Durante la celebrazione è stato portato in offerta un mappamondo con dentro alcuni pensieri scritti dai bambini sul tema della sostenibilità, frutto del lavoro di uno degli stand di Earth Day Italia – tra gli organizzatori del Villaggio per la Terra – che si è occupato di informare sugli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. A inizio celebrazione, invece, ad accogliere il cardinale, Antonia Testa, responsabile romana del Movimento dei Focolari, co-organizzatore dell’iniziativa. «Celebrare la Messa in questo Villaggio – ha spiegato – significa lanciare un inno alla Pace e alla sostenibilità». A farle eco Paolo Friso, direttore di Edizioni Frate Indovino: non è infatti il primo anno della presenza dei Francescani al Villaggio, «ma è la prima volta come Tenda della Pace, frutto della volontà, maturata durante l’anno, di portare una testimonianza di fraternità dopo gli sconvolgimenti che tutti conosciamo per le guerre in corso».
26 aprile 2023