Zingaretti riparte da Villa Glori

Nel giorno del suo insediamento per il secondo mandato, il presidente del Lazio ha visitato le case famiglia per malati di Aids della Caritas di Roma. Il direttore Feroci: «Abbiamo apprezzato la scelta di cominciare dagli ultimi»

Nel giorno del suo insediamento per il secondo mandato, questa mattina, 20 marzo, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha visitato le case famiglia per malati di Aids della Caritas di Roma, a Villa Glori. Dopo aver incontrato i rettori delle tre università della Capitale, Zingaretti è stato accolto a Villa Glori dal direttore della Caritas diocesana  monsignor Enrico Feroci.

Nel corso della visita, il presidente ha salutato i 60 medici che prendevano parte all’Executive Master in Salute Globale e Migrazioni, promosso dalla Caritas, che si svolge per tutta la settimana nella sala teatro della struttura. Quindi ha incontrato privatamente i malati residenti nelle tre case famiglia e ha visitato la nuova casa sollievo per malati di Alzheimer “Casa Wanda”.

«Iniziare con una visita ai malati di Aids ospitati nelle case famiglia della Caritas a Villa Glori – ha detto il presidente incontrando la stampa a margine della visita – è un altro segnale di quel che siamo e vogliamo essere: un’istituzione che non si dimentica degli ultimi, coloro che hanno bisogno di una comunità per vivere una vita degna. Non c’è dubbio che la Caritas è parte di questo tessuto civile e sociale di Roma, ne è stata protagonista e io li ringrazio per l’ospitalità di oggi».

Zingaretti ha poi parlato delle due visite «simboliche», al mondo dell’università e a quello della solidarietà. «È giusto – ha sottolineato – partire tenendo insieme due aspetti di quel che vogliamo essere: la voglia di reagire attraverso il sapere, la scienza e l’università e la voglia di reagire mantenendo sempre nella propria condizione di vita, qualunque essa sia, livelli di civiltà e comunità». Tante persone, ha aggiunto il governatore, «hanno paura del proprio futuro: li capisco, in tempi di crisi è fisiologico. Quello che non è logico è cavalcare queste paure; compito della politica è quello di affrontarle con raziocinio e spirito di servizio. La visita qui ha questo come segnale: non lasceremo e non vogliamo lasciare nessuno solo».

Monsignor Feroci ha definito quella di Zingaretti «una visita importante. Abbiamo molto apprezzato – le parole del direttore Caritas – la scelta del presidente di iniziare il suo mandato partendo dagli ultimi, indicando la solidarietà come una priorità della sua amministrazione».

20 marzo 2018