Zimbabwe, «situazione calma»

Parla da Harare padre Fradereck Chiromba, segretario generale della Conferenza episcopale locale. L’incontro dei rappresentanti delle Chiese cristiane per preparare un messaggio alla popolazione

Nella maggior parte del Paese oggi, mercoledì 15 novembre, «la situazione è calma e le persone hanno ripreso le loro attività quotidiane». A parlare da Harare, Capitale dello Zimbabwe dove l’esercito è sceso in strada spingendo i partiti di opposizione a parlare di golpe, è padre Fradereck Chiromba, segretario generale della Conferenza episcopale dello Zimbabwe (Zcbc).

I vertici militari parlano non di colpo di Stato ma di uno sforzo per «prendere di mira i criminali» intorno al 93enne presidente Mugabe, che, ha spiegato rivolgendosi al Paese dalla tv il capo di Stato maggiore Moyo, «stanno commettendo reati che provocano sofferenze sociali ed economiche nel Paese», e «portarli di fronte alla giustizia».

L’anziano presidente, alla guida del Paese dal 1980, nei giorni scorsi aveva rimosso dal suo incarico il vicepresidente Emmerson Mnangagwa, antagonista di sua moglie, Grace Mugabe, nella corsa alle elezioni. I partiti di opposizione hanno parlato, appunto, di golpe. I rappresentanti delle diverse Chiese cristiane si riuniranno nel pomeriggio ad Harare per preparare un messaggio da rivolgere ai loro fedeli e a tutta la popolazione.

15 novembre 2017