Zelensky all’Europarlamento: «I russi vogliono distruggere il modello europeo»

Il presidente ucraino a Bruxelles anche per partecipare al summit dei 27 capi di Stato e di governo dell’Unione europea. La presidente Metsola: «Il vostro futuro è nell’Ue»

«Il destino dell’Europa non è mai dipeso dai politici, ma da ognuno di noi, ognuno di noi conta, ognuno di noi fa la propria parte, ognuno di noi può avere un impatto sulla vittoria comune». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo ha scandito con forza questa mattina, 9 febbraio, davanti ai membri del Parlamento europeo riuniti in sessione plenaria proprio per accogliere il suo discorso. Ad accoglierlo nell’emiciclo, la presidente Roberta Metsola, che ha parlato di «un momento straordinario, in tempi straordinari. È passato quasi un anno dalla brutale e illegale invasione dell’Ucraina sovrana da parte della Russia – ha aggiunto -. Sono orgogliosa di affermare che questa casa della democrazia europea, i suoi membri, la nostra Unione europea, sono sempre stati con voi. Comprendiamo che state combattendo non solo per i vostri valori, ma anche per i nostri. Per quegli ideali che ci legano come sorelle e fratelli. Che ci rendono, tutti, europei. Perché l’Ucraina è l’Europa e il futuro della vostra nazione è nell’Unione europea».

Per Metsola, l’Ucraina va supportata «con l’aiuto nella ricostruzione, con l’addestramento delle vostre truppe. Con attrezzature militari e sistemi di difesa potete vincere», ha affermato, invocando per il Paese sotto attacco «un processo di adesione all’Unione europea il più rapido possibile». Ora, ha aggiunto, «gli Stati devono considerare, rapidamente, come passo successivo,  di fornire sistemi a lungo raggio e i jet necessari per proteggere la libertà che troppi hanno dato per scontata. Quando il mondo pensa all’Ucraina – ha considerato -, pensa agli eroi che lottano contro le avversità, a Davide che batte Golia». Nell’analisi della presidente dell’Eurocamera, «la nostra risposta deve essere proporzionale alla minaccia e la minaccia è esistenziale. Non è necessario convincere nessuno qui di quanto sia essenziale sostenere l’Ucraina. Per sostenere tutti coloro che stanno dando la vita. Per sostenere i valori che predichiamo con misure concrete. Per garantire la vittoria, la vera pace – basata sul piano in 10 punti -; responsabilità per coloro che hanno commesso crimini di guerra e protezione della libertà per tutti gli ucraini». Quindi, rivolta direttamente al presidente ucraino, ha concluso: «Voglio ripetere la promessa che ti ho fatto  quando ci siamo incontrati a Kiev lo scorso aprile: ti copriamo le spalle. Eravamo con te allora, siamo con te adesso, saremo con voi per tutto il tempo necessario».

Il presidente è a Bruxelles anche per partecipare al summit dei 27 capi di Stato e di governo dell’Ue, che si svolge oggi e domani, 10 febbraio. Accolto da una vera e propria standing ovation, ha  rivolto all’eurocamera un discorso più volte interrotto dagli applausi. «Dopo aver distrutto il modello ucraino, i russi vogliono distruggere il modello europeo, il modello di vita degli altri ventisette Stati dell’Unione. Ma noi non lo consentiremo», le sue parole. Agli eurodeputati Zelensky ha parlato di una «guerra totale, non solo per conquistare territori. È una minaccia caratterizzata da un dittatore con massicce riserve di armi sovietiche e di armi di altri regimi, come quello iraniano». Per poterla combattere, ha aggiunto, «anno dopo anno il Cremlino ha cercato di distruggere i nostri valori europei, il valore della vita umana. La vita di nessuno ha valore in Russia, se non quella dei membri del Cremlino: 140 milioni di cittadini russi sono solo corpi», per il regime di Putin.

Zelensky ha ricordato che «a sei giorni di distanza dall’inizio dell’invasione, il Parlamento europeo ha votato una risoluzione non solo per sostenere la nostra lotta ma per anche il nostro status di candidato all’Ue. Questo ci ha motivato ad essere ancora più forti e determinati a resistere». Quindi ha fatto riferimento alla sua partecipazione al summit dei Ventisette: «Oggi al Consiglio europeo potrò ringraziare tutti per il contributo a qualcosa che sembrava impossibile. L’Europa si sta liberando dalla dipendenza dal gas russo, si sta difendendo dalle infiltrazioni degli agenti russi. L’Ue per la prima volta ha inviato massicci aiuti militari e sta valutando positivamente le nostre riforme. L’Ucraina vincerà e diventerà membro dell’Ue». Al termine del suo discorso, l’inno ucraino e poi quello europeo. E il dono di Metsola a Zelensky: una bandiera blu a dodici stelle dell’Unione europea.

9 febbraio 2023