Yemen, l’Unicef in campo per i bambini

Garantiti servizi per oltre 600 famiglie sfollate. Ai più piccoli assicurata la possibilità di frequantare le scuole sostenute dall’organizzazione

Garantiti servizi per oltre 600 famiglie sfollate. Ai più piccoli assicurata la possibilità di frequantare le scuole sostenute dall’organizzazione

Peggiora la situazione dello Yemen, con lo scontro tra le due componenti dell’Islam: quella sunnita e quella sciita. Ma il conflitto non ferma il lavoro dell’Unicef, che continua a «fornire assistenza essenziale per i bambini del Paese – si legge in una nota – grazie al lavoro di un piccolo numero di operatori internazionali e di più di 100 operatori nazionali», impegnati accanto a partner locali e internazionali.

Acqua, servizi igienici e sanitari e supporto a cliniche mobili, il tutto a vantaggio di oltre 600 famiglie che sono arrivate ad Harad dal nord. Questi i servizi garantiti dall’Unicef, che assicura: «I bambini di queste famiglie di sfollati saranno anche in grado di frequentare le scuole sostenute dall’Unicef. Nelle principali aree urbane saranno distribuite informazioni per aiutare i bambini ed evitare i rischi di ordigni inesplosi e mine. L’Unicef ed i suoi partner continuano a portare avanti programmi di salute, istruzione e nutrizione nelle zone non colpite dai combattimenti in corso».

Nel 2014, informano ancora dall’associazione, si è registrato un aumento del 40% dei casi di bambini uccisi o mutilati. Aumentati anche il reclutamento di piccoli al di sotto dei 18 anni (+ 47%) e gli attacchi contro scuole e ospedali (+ 100%).

30 marzo 2015