World Obesity Day, Coldiretti: un italiano su tre a dieta dopo un anno di Covid

Nella Giornata del 4 marzo, i risultati dell’indagine realizzata da Ixè. In aiuto i prodotti dell’alimentazione mediterranea, che registrano il record nelle esportazioni

Dopo un anno segnato dalla pandemia di coronavirus, la dieta è l’obiettivo di 36 italiani su 100 nel 2021: più di uno su tre. Il motivo: i lunghi mesi di sedentarietà, con la rinuncia all’attività sportiva e l’aumento del tempo passato in casa. Anche a cucinare. Lo rivela l’analisi di Coldiretti/Ixè divulgata in occasione del World Obesity Day che si celebra oggi, 4 marzo, in tutto il mondo, seppure con le restrizioni imposte dai differenti livelli di lockdown.

In aiuto degli italiani, osservano da Coldiretti, viene la dieta mediterranea, che festeggia i 10 anni dell’iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre 2010. Non è un caso che all’estero, in netta controtendenza con il crollo degli scambi commerciali, cresce la domanda dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy nel mondo, dove nel 2020 si registra un valore record nelle esportazioni con un aumento medio del 9%, dalla frutta alla verdura, dalla pasta all’extravergine fino alle conserve di pomodoro, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In Italia poi il lungo periodo di caldo in pieno inverno ha favorito la presenza sui banchi dei mercati delle primizie con un mese di anticipo, con la raccolta di zucchine e fragole, ma anche l’arrivo degli asparagi e delle fave molto prima del tradizionale appuntamento del primo maggio. Una primavera anticipata che ha ampliato le opportunità di scelta di frutta e ortaggi, componente base della dieta mediterranea insieme a pane, pasta, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino.

4 marzo 2021