WeBeach: in campo per l’integrazione

L’open day di novembre dell’associazione che coinvolge nello sport ragazzi con disabilità intellettive, in rete con altre realtà. La presenza della Roma Volley

Una giornata di sport e integrazione sulla sabbia. Ancora una volta un evento per far conoscere le realtà associative che coniugano l’attività sportiva e la disabilità. Si è tenuto sabato scorso, 23 novembre, l’open day di WeBeach School, l’associazione che promuove lo sport – e in particolare il beach volley – coinvolgendo e integrando ragazzi con disabilità intellettive. “Oltre la Rete”: questo il tema della giornata, presso la Royal Beach Volley Ardeatina, che ha visto la partecipazione anche di Evolution Social Group, La Lanterna di Diogene e Meta, oltre che di una rappresentanza del settore femminile della Roma Volley.

Un evento «che si rinnova mese dopo mese dallo scorso giugno», ricorda il presidente di WeBeach Salvatore Pezzuto, «e come ogni volta – sottolinea – ci incontriamo con le varie associazioni che condividono con noi questo percorso». Inoltre nelle ultime settimane l’associazione ha firmato una serie di protocolli di intesa con altre realtà associative «per poter avviare delle collaborazioni che possano andare avanti negli anni e riuscire a sostenere altri progetti che non siano solo sportivi», spiega ancora il presidente.

La realtà di WeBeach infatti si è inserita anche nella prima edizione di una speciale “Staffetta” con i municipi di Roma Capitale, gli istituti scolastici di primo e secondo grado, e i Comuni aderenti alle iniziative della settimana scorsa per celebrare il 30esimo anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. «È fondamentale secondo noi – ancora le parole di Pezzuto – partire dalle scuole per sensibilizzare su questi temi e far capire che ci sono persone meno fortunate di noi ma che non hanno niente di meno per non potersi integrare».

(foto: Alessio Chiariglione Photography/Istangram: @alchi_ph)

WeBeach non è la sola a stare accanto a giovani e ragazzi con lievi disabilità intellettive. C’è anche il club di socializzazione “C’è posto per te” della Cooperativa Meta. Con una struttura nei pressi di Centocelle, coinvolge circa una ventina di ragazzi «con corsi di ballo, fotografia, cortometraggi e attività sportive», racconta uno dei responsabili, Pietro Morisco. Attività sportive e ricreative che fanno il paio con i laboratori creativi che tutto l’anno organizza la Lanterna di Diogene, in particolare a Fonte Nuova, a nord-est della Capitale. «Facciamo molti lavori manuali – spiega Mauro Raso, uno dei coordinatori -, specialmente nel periodo di Natale, e organizziamo varie uscite sul territorio, portando i ragazzi al cinema, a giocare a boowling o a mangiare tutti insieme. Due volte all’anno, inoltre, si organizzano degli spettacoli teatrali: nel periodo natalizio e a giugno».

«È la prima volta che la nostra scuola si accosta ad un evento simile – afferma invece Andrea Zurini, della Royal Beach Volley che ha fatto da padrone di casa – ma pensiamo sia molto importante perché si coniuga con quelli che sono i nostri obiettivi, ovvero vivere lo sport sempre in modo ludico, nonostante la normale e sana competizione che si viene a creare». Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero di Fabio Cavaioli, direttore tecnico del settore giovanile della Roma Volley: «Un piacere ma anche un dovere poter partecipare a questo tipo di attività. Lo sport è lo strumento migliore per qualsiasi tipo di integrazione, soprattutto quando si parla di ragazzi con disabilità. Inoltre sono giornate che donano tanto non solo ai ragazzi ma anche agli atleti e alle atlete perché sono momenti che insegnano i valori che lo sport sa veicolare».

Proprio con la Roma Volley si concentrerà il prossimo evento di WeBeach. A dicembre, infatti, ha rivelato il presidente Pezzuto, «porteremo i ragazzi ad una partita del campionato di Serie A3. Saranno ospiti sugli spalti ma ci sarà anche un momento per loro in campo».

25 novembre 2019