Volontario di Croce rossa ucciso in Sudan
Si tratta di Iman Abbas (Società della Mezzaluna Rossa sudanese), che si aggiunge ai 32, tra volontari e operatori, morti nel 2024. Il presidente Cri Valastro: «Situazione ormai intollerabile»
Iman Abbas, volontario della Società della Mezzaluna Rossa sudanese (Srcs), è rimasto ucciso in un attacco armato al mercato all’aperto di Sabreen a Omdurman, dove prestava il suo servizio. La sua morte si aggiunge a quella dei 32 volontari e operatori del movimento di Croce rossa uccisi nel 2024.
Dall’Italia il presidente Cri Rosario Valastro parla di «situazione ormai intollerabile. La vita di un altro operatore della Croce rossa è stata spezzata dalla violenza di un conflitto che non risparmia nessuno – aggiunge, facendo la conta delle vittime dell’ultimo anno -. Siamo stanchi di tutto questo, non solo di perdere amici, colleghi, ma soprattutto di privare la popolazione civile dell’aiuto necessario».
Per Valastro, «deve essere chiaro: attaccare gli operatori umanitari vuol dire indebolire le comunità in cui operano e impedire alla popolazione civile di ricevere il necessario supporto sanitario e sociale in contesti nei quali anche il più piccolo aiuto può fare la differenza tra vivere e morire». Quindi aggiunge: «Ci uniamo al cordoglio della Federazione Internazionale della Croce rossa e al dolore della Consorella sudanese e dei familiari di Iman. Che l’abbraccio della Croce rossa italiana giunga loro. La speranza è che tutto questo non accada ancora, che chi combatte capisca che le guerre hanno regole precise e devono essere rispettate», conclude.
11 febbraio 2025