Volontariato: presentato il Manifesto dei Csv
Il documento, lanciato a Firenze, riassume in otto punti l’agenda che il sistema dei 49 Centri di servizio ha fissato per potenziare i servizi e i legami sociali
Un Manifesto inteso come bene collettivo di una comunità in cammino, nel quale confluisce il lungo confronto per ripensare, in un’ottica di sviluppo, i servizi alle associazioni e per potenziare il valore aggiunto delle risorse di un sistema capace di creare legami sociali e connessioni fra soggetti diversi che operano nelle comunità. Lo hanno presentato a Firenze, il 27 e 28 gennaio, i Centro di servizio per il volontariato (Csv), impegnati in una nuova stagione avviata dalla riforma del Terzo settore, a partire dal processo di riorganizzazione appena concluso. L’occasione: il convegno “Fare bene insieme, consolidare ed evolvere. Luoghi per parlare di vision”, organizzato da Csvnet, l’associazione nazionale dei Csv, in collaborazione con il Cesvot e con il sostegno di Crédit Agricole Italia e Innovation Center Fondazione CR Firenze. Un momento per fare il punto sulle nuove sfide e condividere il documento frutto del lavoro di un anno cui hanno dato il loro contributo centinaia fra presidenti, consiglieri, dirigenti e operatori di Csv, ma anche esperti e stakeholder di settore, a iniziare dal mondo delle fondazioni di origine bancaria che, sotto il controllo della fondazione Onc, finanziano i Centri.
“I Csv come agenti di sviluppo del volontariato nei territori. Un manifesto per fare bene insieme” : questo il titolo del documento, che fissa i principi che orienteranno gli sforzi e gli investimenti dei Csv. Anzitutto, promuovere la crescita delle esperienze associative; quindi, alimentare la collaborazione tra le realtà del volontariato; favorire la cooperazione tra volontariato, istituzioni e imprese; valorizzare le forme emergenti di volontariato; animare la cultura della convivenza, del dono e dell’aiuto; sviluppare le capacità organizzative del volontariato; riconoscere l’orizzonte dei diritti, focalizzare i problemi e le sfide dei territori a livello nazionale. Nelle parole della presidente Csvnet Chiara Tommasini, «è il frutto di un intenso processo di partecipazione in cui ogni attore è stato coinvolto per ridefinire la vision del nostro sistema. Siamo partiti dall’esigenza di rileggere i bisogni del volontariato e abbiamo approfondito i temi connessi alla sua azione – ha spiegato -. Abbiamo di fronte due grandi sfide: in primo luogo favorire l’empowerment delle associazioni per fare in modo che sviluppino il loro potenziale organizzativo e la loro capacità di contare su nuove risorse. In secondo luogo, promuovere un lavoro di animazione territoriale per fare sì che le associazioni diventino punto di riferimento per le comunità, a iniziare dalla pubblica amministrazione ma anche per imprese e fondazioni, per co-programmare e co-progettare le politiche di sostegno alle fragilità e di cura del territorio. Per fare questo – ha concluso – dobbiamo viverci come agenzie di sviluppo del volontariato e lo faremo grazie alla direzione che questo Manifesto imprimerà al sistema».
31 gennaio 2023