“Voci e Musiche” dall’Olocausto. Il ricordo di don Recchia

A Villa Glori per gli studenti il film sul parroco di S. Croce al Flaminio che salvò numerosi ebrei. A seguire, i brani composti nei campi di concentramento

Dedicato al parroco di Santa Croce al Flaminio che salvò numerosi ebrei il film che le Case famiglia di Villa Glori propongono agli studenti. A seguire, con Fabio Cavalli, i brani composti nei campi di concentramento

«Accostarsi all’Olocausto con l’arte» è lo scopo della manifestazione “Voci e Musiche della Memoria” che i residenti e i volontari della Case famiglia di Villa Glori della Caritas di Roma propongono il 3 febbraio, alle ore 11, agli studenti della Capitale. Nel Teatro delle case verrà prima proiettato il documentario “La Luce” di Renato Verdecchia, che ripercorre la vita di don Emilio Recchia, parroco della chiesa di Santa Croce al Flaminio, che nel 1943 salvo la vita di molti ebrei romani. La pellicola si basa sull’intervista telefonica di Tina Ascoli, sopravvissuta e residente a Tel Aviv, e su spezzoni di guerra e ricostruzione dell’atmosfera che si viveva nella basilica. Don Emilio è stato dichiarato “giusto tra le nazioni” in Israele; ora la Chiesa sta procedendo alla sua canonizzazione.

A seguire, agli studenti verrà proposto lo spettacolo “Voci e Musiche della Memoria”, opera di Fabio Cavalli e Roberto Murra, che mettono in scena poesie e brani composti da artisti mentre erano nei ghetti e in alcuni casi nei campi di concentramento. «Il senso di queste opere – spiegano i due autori – non poteva che essere testimoniare e andare oltre la morte». Lo spettacolo ripercorre il racconto di una musicista sopravvissuta, Fania Fenelon, accostando musica, parole e canti ai racconti che descrivono l’inferno. «Credetemi – afferma Cavalli – se vi dico che accostarsi all’Olocausto da questo punto di vista, da quello dell’arte musicale , può essere ancora più sconvolgente. Per noi lo è stato».

Fabio Cavalli è il referente artistico del progetto di teatro in carcere a Rebibbia e ha costituito con i detenuti la Compagnia Teatro Libero. Con loro ha partecipato, anche come sceneggiatore, al film “Cesare deve morire”, diretto da Paolo e Vittorio Taviani. A lui il compito di fare da voce narrante dell’opera. I musicisti saranno Orlando D’Achille (oboe), Maria Vittoria Iannucci (Violino), Lamberto Lugli (pianoforte) e Roberto Murra (pianoforte).

28 gennaio 2015