«Sono migliaia i consacrati e le consacrate in tutto il mondo che accolgono il dono della vocazione con gioia e disponibilità nei molteplici carismi, che nella loro vita cercano il volto di Dio, impegnandosi a costruire la pace e la fraternità, nonostante le difficoltà», si legge in un comunicato della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. «Viviamo un momento della storia umana bisognosa di un senso vocazionale della vita – sottolinea il prefetto, il cardinale João Braz de Aviz -. A noi serve un progetto, una fonte di senso esistenziale, carico di gioia e di speranza. Noi consacrati fin dall’esperienza battesimale, inseriti nella vita di Dio e nella sua famiglia, la Chiesa, siamo eredi del patrimonio vocazionale e carismatico della Chiesa e sentiamo la gioia e il dovere di custodirlo e promuoverlo».

La celebrazione con il Papa è dunque un momento speciale, «di festa e di impegno», per ringraziare e pregare per il dono delle vocazioni, «che rinnovino il volto della Chiesa e del mondo, che annuncino la gioia del Vangelo e l’amore di Dio che da’ senso all’esistenza».

30 gennaio 2018