Sale a 17 il bilancio dei morti da coronavirus, il nuovo virus identificato a inizio dicembre a Wuhan, in Cina, trasmissibile – la conferma è di questi giorni – per via respiratoria da uomo a uomo, di cui è stato identificato ieri, 21 gennaio, un primo caso anche negli Stati Uniti. In Cina, si parla di 571 casi accertati e il vice ministro Li Bin della Commissione sanitaria nazionale cinese avverte: «C’è la possibilità di una mutazione virale e di una ulteriore diffusione della malattia». Annunciate quindi misure straordinarie per contenere la diffusione del virus, specie ora che il periodo di vacanza legato al Capodanno cinese mette in moto centinaia di persone, all’interno della Cina e non solo.

Il Centro europeo di controllo delle malattie (Ecdc) ha già modificato la classificazione del rischio, da “basso” a “moderato” e si attendono le decisioni del Comitato di emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), convocato per la giornata di oggi, 22 gennaio, a Ginevra dal direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, per accertare se il focolaio rappresenti un’emergenza di salute pubblica di livello mondiale e quali raccomandazioni dovrebbero essere formulate per fronteggiarla. Intanto dall’Italia Walter Ricciardi, docente all’Università Cattolica e già presidente dell’Istituto superiore di sanità, parla di «allarme giustificato»: l’esperienza maturata con la Sars – sindrome respiratoria acuta grave che tra il 2002 e il 2003 uccise 800 persone nel mondo – e la Mers – sindrome respiratoria mediorientale -, spiega, è che «i virus trasmissibili per via respiratoria da uomo a uomo sono i più insidiosi, e certamente con la rapidità degli spostamenti di oggi si possono trasmettere velocemente da una parte all’altra del mondo».

Dalla giunta regionale del Lazio arriva la notizia che i responsabili dei pronto soccorso, delle Malattie infettive e dei Servizi di prevenzione  sono convocati per venerdì mattina, 24 gennaio, all’Istituto nazionale Malattie infettive Spallanzani di Roma, «per illustrare le line guida del protocollo operativo da applicare in caso di sospetta patologia del nuovo corona virus», dichiara l’assessore regionale alla Sanità e integrazione sociosanitaria Alessio D’Amato. All’incontro, aggiunge, «abbiamo invitato anche la direzione sanitaria dell’aeroporto di Fiumicino».  Lo scalo romano intanto ha già inviato un’allerta a tutte le compagnie aeree che hanno collegamenti con la Cina, invitandole a effettuare controlli su passeggeri ed equipaggi in arrivo. «Positivo», per Ricciardi, che lo stiano facendo, così come «è giusto che tutti gli Stati europei presidino gli aeroporti e controllino i voli provenienti dalla Cina, diretti o come scalo. Uno degli elementi che favorirono la diffusione della Sars infatti fu proprio il ritardo con cui vennero messe in atto adeguate contromisure. Bloccare e isolare eventuali soggetti ammalati o portatori che possono trasmettere l’infezione è a oggi l’unica strategia – assicura il medico -. Si tratta di un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato in precedenza. Fino a quando non ne comprenderemo meglio le caratteristiche non sarà possibile sviluppare un vaccino. Dunque a oggi non esistono contromisure se non in termini di prevenzione generale».

L’invito allora è a «comportarsi con saggezza evitando, se non strettamente necessari per gravi motivi, viaggi in queste aree e naturalmente a prestare attenzione a quanto dicono le autorità sanitarie che stanno monitorando la situazione». In Italia infatti «esiste un sistema di monitoraggio delle gravi infezioni messo in moto negli aeroporti e nei porti dal ministero della Salute, esiste il presidio di garanzia scientifica dell’Istituto superiore di sanità e, in caso di aggravamento della situazione, il Servizio sanitario nazionale è in grado di intervenire con i suoi presidi», spiega ancora Ricciardi. E rassicurazioni in questo senso arrivano anche dal ministero della Salute: «In Italia – si legge in un comunicato diffuso ieri, 21 gennaio – è attiva una rete di sorveglianza sul nuovo coronavirus (2019-nCov). La situazione è monitorata dal ministero della Salute che è in contatto continuo con le autorità sanitarie internazionali». Al momento, si legge nella nota, «Who/Oms ed Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) ritengono la probabilità di introduzione del virus nell’Unione europea moderata. In ogni caso, a partire da domani, giovedì 23 gennaio, data in cui è previsto il prossimo volo diretto dalla città di Wuhan all’aeroporto di Roma Fiumicino, il ministero ha predisposto l’attivazione di un canale sanitario con controllo della temperatura attraverso scanner. È prevista anche la compilazione di una scheda che indichi destinazione e percorso dei passeggeri, una volta sbarcati».

Aggiornamenti costanti sono disponibili sulla sezione del portale www.salute.gov.it dedicata al coronavirus 2019-nCov.

22 gennaio 2020