Violenza sulle donne: torna la campagna “Questo non è amore”

A proporla, per il quinto anno, la Polizia di Stato. Dal 1° gennaio al 7 novembre, sono 103 le vittime rimaste uccise in Italia. L’hashtag #aiutiamoledonneadifendersi

Dal 1° gennaio al 7 novembre sono state uccise in Italia 103 donne – vale a dire una ogni 3 giorni -, di cui 87 in ambito familiare o comunque affettivo. 60 quelle che hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex. È dedicata anzitutto a loro e alla loro memoria la V edizione della campagna di prevenzione permanente “Questo non è amore”, curata dalla Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, con l’hashtag #aiutiamoledonneadifendersi. L’obiettivo: supportare e aiutare le donne vittime di violenza. Proprio per questo, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra domani, 25 novembre, l’opuscolo informativo sul progetto sarà distribuito in tutte le città italiane nel corso degli eventi che la Polizia di stato realizza per andare incontro alle vittime di violenza, avvicinandole con poliziotti e psicologi specializzati a trattare questi temi delicati.

La finalità è quella di prevenire la violenza di genere, che i dati “raccontano” come una vera e propria piaga sociale, fatta di uccisioni ma anche di violenze fisiche e psicologiche, ricatti e minacce di ogni genere. Le donne vittime di violenza vengono accolte in apposite strutture da personale specializzato, con il supporto degli psicologi della Polizia di Stato e dei Centri antiviolenza. Inoltre vengono coinvolti nel sistema di prevenzione anche i questori che, attraverso iniziative come il Protocollo Zeus introdotto dalla legge 119 del 2013, completano lo spettro di efficacia dell’ammonimento nei confronti dell’uomo maltrattante o stalker.

Nell’ambito del progetto “Questo non è amore” la Polizia di Stato ha promossa l’iniziativa #sicurezzaVera assieme alla Federazione italiana pubblici esercizi, con l’obiettivo di far diventare gli esercizi pubblici dei presidi di legalità e tutela in grado di far emergere situazioni di violenza di genere. Nell’opuscolo distribuito sono raccolte le testimonianze di vittime ma anche di carnefici, oltre che i dati statistici, e viene presentata anche l’app YouPol, uno strumento messo a disposizione dalla Polizia per segnalare in forma anonima, oltre a episodi di spaccio e bullismo, anche situazioni di violenza domestica. Nelle parole del capo della Polizia Lamberto Giannini, «la sfida più grande è quella di convincere ogni singola vittima di violenza ad uscire dal silenzio».

24 novembre 2021