Violenza sulle donne: la panchina rossa della Cisl a Colle Oppio

L’iniziativa in occasione della Giornata internazionale. Carlo Costantini (segretario generale Roma e Rieti): «Fenomeno indegno di un Paese civile»

Un simbolo tangibile e colorato per ricordare il contrasto alla violenza contro le donne in occasione delle celebrazioni per la Giornata internazionale. Nel parco di Colle Oppio, teatro in passato anche di violenze sulle donne, è stata inaugurata questa mattina, 26 novembre, dalla Cisl di Roma e Rieti una panchina rossa con una targa commemorativa che reca il numero nazionale gratuito 1522 a sostegno delle vittime di violenza e stalking. Inaugurazione avvenuta sotto la pioggia con la partecipazione di esponenti delle istituzioni locali e delle forze dell’ordine. Un’iniziativa volta a sensibilizzare i cittadini, accendendo i riflettori su una piaga che non accenna ad arrestarsi: nel 2021, infatti, in Italia ogni 72 ore una donna è morta per mano di un uomo violento; in totale sono stati 106 i femminicidi commessi – quasi tutti in contesti familiari – nei primi undici mesi dell’anno. Numeri «sconcertanti e terribili», secondo Carlo Costantini, segretario generale Cisl Roma e Rieti, che ha colto l’occasione per invitare le istituzioni «a essere più presenti di fronte a un fenomeno che non è degno di un Paese civile».

Riflettendo sugli sforzi da mettere in campo contro la violenza di genere, il segretario ha sottolineato quanto siano importanti «gli interventi preventivi e un’adeguata protezione a chi denuncia. Il silenzio, che aiuta sempre il carnefice e mai la vittima, deriva infatti dalla paura delle conseguenze». Costantini ha infine ribadito il costante impegno del sindacato su questi temi, «con convegni e azioni di sensibilizzazione nelle scuole rivolte soprattutto ai ragazzi, i quali, sin dalla più tenera età, devono crescere nella cultura del rispetto». Una richiesta esplicita alle istituzioni arriva anche da Francesca Coscarella, segretaria della Cisl di Roma e Rieti con delega per le politiche di genere: «Come rappresentanti del sindacato chiediamo investimenti mirati e più risorse, oggi insufficienti, per i centri antiviolenza e le case rifugio – ha dichiarato -. Occorre inoltre che tutti gli organismi preposti al contrasto facciano rete, trovando un percorso comune che punti a un intervento e a un’accoglienza immediata delle donne con i figli».

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Un sostegno e una protezione a cui poi deve poter far seguito un reinserimento della persona nel tessuto sociale ed economico, come ha evidenziato Coscarella: «L’empowerment delle donne non può essere legato soltanto a uno spot o a risorse minimali, piuttosto ciò che serve è un progetto continuo e organico di presa in carico». Perché la violenza, che sia fisica o psicologica, è un buco nero che inghiotte e annulla l’identità, come è emerso durante l’inaugurazione dalla lettura dei brani interpretati da Silvia Pasini, mezzosoprano del Teatro dell’Opera di Roma, con l’accompagnamento musicale della cantautrice Giulia Calvani; e delle storie di alcune delle donne uccise nel 2021.

Secondo Sabrina Alfonsi, assessora capitolina all’ambiente, «questa panchina non è solo un simbolo ma un modo per ricordare il fenomeno e per mettersi in discussione. Dobbiamo diffondere la cultura del 1522, perché può fare davvero la differenza nella vita di una donna». Per Monica Lucarelli, assessora alle attività produttive e alle Pari opportunità, in rappresentanza del sindaco, «bisogna affrontare il fenomeno guardando anche al tema delle pari opportunità. L’autonomia delle donne può passare solo attraverso il lavoro, la formazione, la fiducia in se stessi e la consapevolezza di poter fare davvero ogni cosa. Insomma, può passare solo attraverso la libertà» Presenti alla cerimonia anche Rossella Matarazzo, vicaria del questore di Roma, e l’avvocato Gianna Baldoni, consigliera di parità della Città metropolitana di Roma Capitale.

«Per contrastare questa deviazione violenta e sessista della nostra realtà quotidiana bisogna non solo intervenire sull’inversione delle tendenze e delle coscienze, ma anche ripartire dal tema dell’educazione e del linguaggio», ha commentato a Roma Sette Giulia Falcucci, responsabile del coordinamento donne della Cisl territoriale. «Valorizzare le realtà che operano per il contrasto a questi soprusi e monitorare l’applicazione delle leggi sono i nostri obiettivi», ha aggiunto, auspicando che «il Pnrr possa creare condizioni per contrastare disuguaglianze di genere e costruire una società in cui la donna realizzi la propria identità in ogni contesto di vita».

26 novembre 2021