VII Premio De Carli: il 30 novembre la consegna

Annuncio e premiazione, alla Pontificia Università della Santa Croce, anticipati da una tavola rotonda su “La Speranza e i suo volti”. Tra i relatori, l’arcivescovo Fisichella

È in programma per il 30 novembre alle 15.30 la cerimonia di consegna della settima edizione del Premio “Giuseppe De Carli”, dedicato ai giornalisti che operano nell’ambito dell’informazione religiosa, in tutti i settori e per testate sia nazionali che estere. A fare da cornice, la Pontificia Università della Santa Croce (Aula Álvaro del Portillo), partner accademico dell’associazione costituita per ricordare la figura del vaticanista della Rai, scomparso nel 2010. L’annuncio e la premiazione dei vincitori, per le diverse sezioni proposte, saranno anticipate da una tavola rotonda sul tema “La Speranza e i suoi volti”.

«Mentre nel mondo imperversano guerre in ogni latitudine, con migliaia di vittime accertate – spiega il presidente dell’associazione Giuseppe De Carli, Giovanni Tridente -, in questa edizione del Premio vogliamo riflettere sui diversi volti della speranza, per allontanare il rischio della disperazione e cercare spiragli di rinascita anche laddove sembra impossibile che scaturisca. Per questo – aggiunge – ci avvarremo di un teologo esperto in escatologia e di un sociologo studioso della complessità, per concludere con uno sguardo proiettato al prossimo Giubileo del 2025, che Papa Francesco ha voluto dedicare proprio alla speranza».

Il pomeriggio si aprirà con i saluti di Daniel Arasa, decano della facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, e di Tridente; quindi, moderati da Alessandra Ferraro, giornalista Rai, interverranno il teologo Santiago Sanz, docente di Escatologia alla Santa Croce, e Piero Dominici, docente di sociologia all’Università degli studi di Perugia. Le riflessioni conclusive saranno affidate all’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione e coordinatore degli eventi del Giubileo 2025. A seguire, l’annuncio dei vincitori della VII edizione e la premiazione dei migliori lavori, scelti tra i circa 40 pervenuti, nelle tre sezioni: “Chiesa, guerra e pace”; “Narrare le migrazioni: storie, volti, speranze”; “La funzione delle tradizioni religiose in favore del dialogo, della pace e della libertà”, le ultime due bandite in collaborazione con il Comitato “Comunicazione e migranti” e con il Comitato “Giornalismo & Tradizioni religiose”.

La giuria che valuterà i lavori della prima sezione, scelta dall’associazione De Carli, si avvarrà delle competenze professionali di José María Ballestrer Esquivias, giornalista de El Debate; Lucia Capuzzi, inviata di Avvenire; Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera; Fausto Gasparroni, dell’Ansa; Massimiliano Padula, docente Pontificia Università Lateranense; Andrea Picardi, giornalista e manager della comunicazione; Carla Rossi Espagnet, docente Pontificia Università della Santa Croce. Saranno invece composte dai membri dei rispettivi comitati le giurie delle sezioni riguardanti le migrazioni e le tradizioni religiose.

«Sarà una bella sfida – commenta Tridente -, non solo per il numero dei partecipanti ma anche per l’attualità e spesso drammaticità delle tematiche scelte per ciascuna sezione del Premio: guerre, migrazioni e dialogo interreligioso. Che vinca il migliore!».

9 novembre 2023