Via Crucis delle confraternite nel centro storico

Il 7 aprile l’iniziativa che coinvolge oltre mille laici. Partenza da Santa Caterina da Siena a via Giulia; conclusione a San Giovanni dei Fiorentini

Il 7 aprile l’iniziativa che coinvolge oltre mille laici, tra sodalizi romani e non. Partenza da Santa Caterina da Siena a via Giulia; conclusione a San Giovanni dei Fiorentini

Venerdì 7 aprile si terrà nel centro storico di Roma la Via Crucis delle confraternite. Divenuta tradizione dal 1999, richiama ogni anno numerosi fedeli e coinvolge oltre un migliaio di laici tra quelli associati nelle confraternite della Capitale e quelli provenienti da altre città come quella di Pulsano (Taranto), composta da giovani. Ogni confraternita ha un proprio abito solenne e un mantello con le insegne.

La prima stazione della Via Crucis sarà meditata, alle 19.30, nella chiesa di Santa Caterina da Siena in via Giulia. Le altre tredici stazioni saranno recitate nelle chiese di San Salvatore in Onda, Santa Brigida, Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli, Santo Spirito dei Napoletani o all’aperto. La processione attraverserà vie e piazze del centro storico, da Campo de’ Fiori a piazza Farnese, per concludersi, dopo tre ore, nella chiesa di San Giovanni Battista dei Fiorentini in piazza dell’Oro.

«Negli anni la Via Crucis si è consolidata coinvolgendo sempre più fedeli anche perché dà l’opportunità di visitare chiese, di grande valore artistico e storico, difficilmente accessibili se non in occasione di particolari celebrazioni», spiega monsignor Antonio Interguglielmi, direttore dell’Ufficio diocesano per le aggregazioni laicali e le confraternite. Sono una cinquantina le confraternite romane; venti quelle che svolgono costantemente attività di formazione e carità, come l’arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani, che ogni anno conferisce una borsa di studio agli studenti bisognosi. O quella di San Giovanni Battista de’ Genovesi, che è vicina alle famiglie in difficoltà e ha attivato un ambulatorio medico–psicologico diretto da un confratello, psicologo, il quale gratuitamente fornisce assistenza ai giovani. Mentre la confraternita di San Giovanni Decollato aiuta le famiglie bisognose.

Le confraternite storiche sono composte per lo più da anziani; le più recenti sono formate in massima parte da quarantenni che curano l’animazione liturgica e l’organizzazione delle processioni nelle chiese di appartenenza. «Da qualche anno – sottolinea Interguglielmi – assistiamo alla nascita di nuove forme confraternali formate soprattutto da giovani».

5 aprile 2017