Vescovi rapiti in Siria. Il metropolita Siro-ortodosso si appella al Papa

Theophilos Kuriakose: «Viviamo questo periodo di estrema oscurità e persecuzione con una fede forte in Gesù crocifisso, abbandonato e risorto». A Francesco: «Le sue parole pubbliche ci danno coraggio»

Sono le parole di una «Chiesa soffre immensamente», in Iraq, Siria e Turchia, quelle del metropolita siro-ortodosso Theophilos Kuriakose. Si è rivolto direttamente al Papa: «un nostro vescovo, Mor Gregorios Yohanna Ibrahim è stato sequestrato 18 mesi fa assieme al Metropolita Ortodosso Boulos Yazigi, anche lui un amico del movimento dei Focolari. Non abbiamo più avuto notizie di questi due Vescovi. Viviamo questo periodo di estrema oscurità e persecuzione con una fede forte in Gesù crocifisso, abbandonato e risorto».

Kuriakose lo ha detto al Papa durante l’incontro tenuto venerdì 7 novembre in Vaticano con 40 vescovi di diverse Chiese e 24 Paesi che hanno partecipato a Castel Gandolfo al 33° convegno ecumenico di vescovi amici del Movimento dei Focolari. «Partecipare a questo convegno mi fa sentire parte della famiglia dei vescovi qui riuniti perché niente può separarci da Cristo e dal suo amore. Sono molto grato che Lei, Santo Padre, con una intensità straordinaria prega per tutti i cristiani e per tutti gli uomini e le donne, anche di altre religioni, che oggi vengono perseguitati o uccisi».

«Le Sue parole pubbliche – ha concluso il metropolita Kuriakose rivolto al Papa – ci danno forza e coraggio. Chissà se nel suo imminente viaggio in Turchia non avrà l’occasione di intervenire presso il governo per la liberazione di questi nostri fratelli Vescovi sequestrati».

 

10 novembre 2014