Verso le elezioni, dalle Acli di Roma appello contro l’astensionismo

A pochi giorni dalla consultazioni, l’associazione punta a sensibilizzare sull’importanza del voto quale «fondamentale e imprescindibile esercizio di democrazia». La campagna partita il 23 gennaio

Sensibilizzare i cittadini sull’importanza del voto quale «fondamentale e imprescindibile esercizio di democrazia». A 4 giorni dalle elezioni regionali e politiche del 4 marzo le Acli provinciali di Roma rilanciano la campagna #votiamo, appoggiata anche dai principali sindacati della Capitale. Un’iniziativa partita il 23 gennaio, che sarà attiva fino al 4 marzo e che «intende valorizzare il senso critico degli elettori e fare in modo che questi sviluppino un modo nuovo di guardare i candidati e i loro programmi, superando la sensazionalità di slogan che spesso risultano populisti e irrealizzabili, valutandone invece la credibilità, la fattibilità e la qualità», spiegano dalle Acli.

Nessun tipo di supporto, dunque, a candidati di qualsivoglia schieramento ma solo la volontà di sottolineare l’importanza di «una partecipazione attiva e consapevole alla vita politica del proprio Paese». Per questo motivo per continuare ad aderire alla campagna si può realizzare un brevissimo video con le proprie motivazioni al voto, postandolo poi sui social media, da Facebook a Youtube, Twitter e Instagram, utilizzando l’hastag #votiamo ma anche #credibile, #fattibile e #responsabile. Le indicazioni e il regolamento per partecipare  sono pubblicate sui canali ufficiali dell’associazione e sul sito internet.

Già arrivati centinaia di video, molti dei quali provenienti da rappresentanti della società civile e del mondo della cultura, mentre sono migliaia i like e le condivisioni da parte dei cittadini ai contenuti postati. «Come Acli della Capitale – sottolinea la presidente Lidia Borzì – sentiamo un supplemento di responsabilità a intervenire contro l’astensionismo anche alla luce di quanto accaduto nello scorso mese di novembre, quando a Ostia ha votato solamente 1 su 3 degli aventi diritto». Per Borzì è «un campanello di allarme che dobbiamo ascoltare, perché da troppo tempo ormai il nostro Paese si sta arrendendo all’evidenza che il primo partito delle elezioni risulta sempre essere l’astensionismo».

28 febbraio 2018