Verso la Settimana sociale di Trieste
Online il documento preparatorio alla 50ª edizione, nel luglio 2024. Al centro, il tema della democrazia, su cui sono chiamati a confrontarsi diocesi e territori, laici e religiosi
È disponibile online da oggi, 23 giugno, sul sito Settimanesociali.it, il Documento preparatorio della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024. Il tema: “Al cuore della democrazia”, articolato attraverso partecipazione e pace, lavoro e diritti, migrazioni, ecologia integrale, economia che metta al centro l’uomo e la natura. Il testo «aiuterà a riflettere e a individuare idee da realizzare per “partecipare tra storia e futuro”», spiegano gli organizzatori.
«Il futuro del Paese – si legge nel testo – richiede persone capaci di mettersi in gioco e di collaborare tra loro per rigenerare gli spazi di vita, anche i più marginali e affaticati, rinforzando la capacità di scegliere democraticamente e di vivere il potere come un servizio da condividere. È una sfida che riguarda tutti i cittadini: tutte le voci di una comunità devono trovare parola, ascolto e sostegno, per elaborare pensiero e avviare percorsi di partecipazione, per trasformare il presente e liberare più bellezza nel futuro». In vista di una Settimana sociale che vuole essere «un crocevia di persone e progetti diversi, un luogo per condividere il presente e immaginare insieme il futuro, ricercando sempre nuove vie per costruire il bene comune», dunque, diocesi e territori, aggregazioni laicali e famiglie religiose, cittadini e fedeli sono chiamati a confrontarsi sul tema della democrazia, a partire da alcune domande presenti nel Documento. Dando un contributo tanto al Cammino sinodale quanto allo sviluppo del Paese.
Si inserisce in quest’ottica anche la scelta della sede: Trieste, città di confine, proiettata verso l’Europa e aperta verso Est, con una presenza storica di tante confessioni cristiane e religioni diverse; una terra segnata da divisioni politiche che ne hanno attraversato la storia, con luoghi che ricordano dove porta la negazione della democrazia, dalla Risiera di San Saba alle Foibe. «Vogliamo capire – spiega il Documento preparatorio – qualcosa di più di questi confini che uniscono e dividono, di questa Europa e del suo sogno di pace tante volte tradito, del mondo che vi arriva a piedi, piedi feriti dal cammino e provati dalla fatica, dopo aver percorso le strade della guerra e della disperazione».
L’importanza dell’apertura alla multiculturalità e al pluralismo così come del dialogo sono richiamati dal logo, che raffigura dei baloon che si intrecciano: l’intersezione delle forme e dei colori crea una croce, simbolo delle radici e dei valori che sono alla base dell’appuntamento. La comunità, fattore chiave del cambiamento proposto, è invece rappresentata dall’immagine scelta per la 50ª edizione che, riecheggiando le grafiche degli anni ’60, in particolare dell’optical art, utilizza elementi geometrici semplici per generare, grazie alla loro ripetizione, un grande cuore fatto di persone.
23 giugno 2023