Verso la scelta delle scuole superiori: i consigli di Save the Children

Oltre mezzo milione di studenti dovranno scegliere nelle prossime settimane. Le indicazioni a ragazzi e genitori. L’orientamento, per prevenire la dispersione

Più di mezzo milione di studenti – circa 523mila – nei prossimi giorni sono chiamati a scegliere come proseguire il proprio percorso scolastico, passando dalla scuola secondaria di primo grado alle superiori. Un momento spesso critico, nel quale è alto il rischio di dispersione scolastica. «Non a caso una quota rilevante delle bocciature avviene nel passaggio tra il primo e il secondo anno delle superiori, ovvero 8,5% nell’anno scolastico 2022/23, mentre calano negli anni successivi, raggiungendo il 3,6% al quarto anno delle superiori», rilevano da Save the Children, sottolineando il ruolo dell’orientamento per prevenire la dispersione. Anche in considerazione del fatto che circa il 3% degli studenti cambia indirizzo di studio tra il primo e il secondo anno delle superiori. «È per questo che occorre dare la concreta attuazione alla riforma dell’orientamento in tutti i cicli di istruzione previsti per accompagnare studenti e studentesse verso scelte consapevoli e motivate», rimarcano.

Diversi i fattori in gioco nel momento della scelta: certamente gli interessi e le inclinazioni degli studenti, ma anche le aspettative di genitori e insegnanti, l’offerta educativa presente sul territorio, l’influenza del gruppo dei pari, le opportunità lavorative future reali o percepite. Lo scorso anno, riferiscono dall’organizzazione, la scelta degli studenti si è orientata principalmente verso i licei (57% degli studenti), confermandosi la tendenza prevalente, con una forte propensione per quelli scientifici (26,1%), seguiti da scienze umane (11,2%), linguistici (7,7%), classici (5,8%) e artistico (4,9%). Più basse le percentuali di quanti hanno scelto, tra i licei, quelli musicali e coreutici (0,9%) e l’europeo/internazionale (0.4%) Poco meno di uno studente su tre, invece, ha scelto gli istituti tecnici (31%), mentre circa uno su otto (12%) ha optato per un istituto professionale. Rispetto all’anno scolastico precedente, cala la percentuale di ragazze e ragazzi che scelgono gli istituti professionali (-0,7%), a favore di licei e istituti tecnici.

Sulle scelte di studenti e studentesse «influiscono in molti casi le condizioni socioeconomiche della famiglia», rilevano da Save the Children. Basti pensare che gli adolescenti in condizioni di povertà economica o con background migratorio si iscrivono, in prevalenza, agli istituti tecnici (41,4%), seguiti dai licei (37,5%) e dai professionali (19,7%) . Ancora, in Italia «pesano ancora gli stereotipi di genere». Se meno di un quarto dei laureati tra i 25 e i 34 anni (il 23,8%) ha studiato materie STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), tra questi la quota di uomini (34,5%) è più che doppia rispetto alle donne (16,6%).

Nell’analisi di Raffaela Milano, direttrice Programmi e Advocay Italia – Europa di Save the Children, «per garantire pari opportunità di formazione e prevenire la dispersione scolastica, è necessario che l’orientamento sia inteso come un percorso educativo continuo, esteso a tutti gli anni e gradi scolastici. È per questo che occorre senza indugio dare concreta attuazione alla riforma dell’orientamento in tutti i cicli di istruzione previsti per accompagnare studenti e studentesse verso scelte consapevoli e motivate, e ridurre il rischio di successivi abbandoni, bocciature o difficoltà nel raggiungere livelli di competenze adeguate». Ancora, «è fondamentale che l’orientamento scolastico sia attento alle reali inclinazioni, agli interessi e alle potenzialità degli studenti – prosegue – e che aiuti gli studenti a diventare protagonisti delle loro scelte educative e professionali, promuovendo percorsi di conoscenza, lavorando attivamente per superare gli stereotipi e favorendo il dialogo tra istituzioni scolastiche e famiglie».

Per accompagnare studenti e genitori nella scelta del percorso scolastico, Save the Children propone anche un decalogo: 10 consigli utili per garantire il sostegno in tutti i momenti di scelta per la scuola secondaria di II grado, offrendo risposte alle ragazze, ai ragazzi e alle famiglie. Il primo: «Conoscere sé stessi».

18 gennaio 2024