Verso la Gmg: i romani in preghiera a Fatima

La processione e la Messa internazionale, concelebrata da 7 vescovi e oltre 120 sacerdoti. L’incontro con suo Angela de Fatima Coelho: «Ancora oggi questo luogo ci invita a mettere Dio al centro, ci offre Maria come mamma e la Chiesa come famiglia»

Migliaia i giovani provenienti dai cinque continenti che ieri sera, 3 agosto, hanno partecipato alla processione “aux flambeaux” al santuario di Fatima. Presieduta dal vicegerente di Roma Baldo Reina, è stata preceduta dalla recita del Rosario in varie lingue e da alcuni minuti di adorazione silenziosa. Al seguito del Santissimo Sacramento la processione è quindi partita dalla Cappellina delle apparizioni, prima costruzione fatta nella Cova da Iria sul luogo in cui la Vergine apparve ai tre pastorelli, e ha attraversato tutto il piazzale fino alla basilica della Santissima Trinità. Al momento di preghiera hanno partecipato anche i 1.300 pellegrini del Lazio, tra i quali i 600 ragazzi romani che hanno aderito al programma della Pastorale giovanile diocesana.

La processione si è tenuta al termine di una giornata di preghiera e di visita della basilica di Nostra Signora del Rosario dove sono sepolti i tre pastorelli di Fatima. Alla Messa internazionale del pomeriggio, celebrata nella basilica della Santissima Trinità, il gruppo italiano era quello più numeroso tra migliaia di fedeli. Basti considerare che l’aula liturgica ha una capacità massima di 8.634 persone sedute e i posti erano quasi tutti occupati. «È uno spettacolo speciale vedere tutti questi giovani nel santuario – afferma don Joaquim Ganhão, direttore dell’Ufficio liturgico del santuario, che ha presieduto la liturgia -. Qui a Fatima siamo abituati ad accogliere flussi consistenti di pellegrini, ma da oltre una settimana sono tutti giovani. Prima di andare a Lisbona trascorrono una giornata di preghiera qua. Sarebbe bello approfondire con tutti loro la figura dei pastorelli».

La Messa è stata concelebrata da sette vescovi, quattro dei quali ausiliari della diocesi di Roma (Reina, Salera, Gervasi, Ricciardi), e da oltre 120 sacerdoti. Il passo del Vangelo letto durante la liturgia è quello in cui Gesù in croce affida la Madre a Giovanni, il discepolo amato, e quindi a tutti noi. «Per questo il cristiano cerca ancora sua protezione e il conforto materno di Maria che trova qui a Fatima», ha detto nell’omelia Ganhão, che ha consigliato ai ragazzi «di imitare i suoi atteggiamenti di fede e accogliere il suo messaggio».

Particolare per i ragazzi l’incontro con suor Ângela de Fatima Coelho, postulatrice della causa di canonizzazione dei santi Francesco e Giacinta Marto e vice-postulatrice della causa di beatificazione di suor Lucia dos Santos, dichiarata venerabile nel giugno scorso. Nella sua catechesi-testimonianza ha ricordato quanto accaduto a Fatima tra il 1916 e il 1917, con l’apparizione dell’angelo prima e della Vergine Maria dopo; ha riassunto le storie dei veggenti, i fratelli Francisco e Giacinta Marto, i più piccoli santi della storia della Chiesa, unici non martiri, e della cugina Lucia dos Santos, morta nel 2005 a 97 anni e che «quando sarà canonizzata, sarà la santa più anziana della storia», ha detto. Per la religiosa, appartenente alla congregazione Alleanza di Santa Maria, Fatima «è una scuola di santità e la Madonna è la maestra. Ancora oggi Fatima ci invita a mettere Dio al centro, ci offre Maria come mamma e la Chiesa come famiglia e ci chiede di partecipare alla storia di salvezza».

Oggi, terzo giorno di viaggio, il gruppo arriverà a Lisbona per partecipare alla Via Crucis con Papa Francesco nel parco Edoardo VII ribattezzato, in occasione della Gmg, “Collina dell’incontro”.

4 agosto 2023