Verso la Gmg diocesana. Messaggio di risurrezione

I giovani della diocesi di Roma si mettono in cammino. Hanno iniziato il 16 ottobre scorso ad Assisi in occasione del primo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis – la cui memoria liturgica ricorre il 12 ottobre -, con un pellegrinaggio nel cuore della cittadina, da Santa Maria degli Angeli alla basilica superiore di San Francesco. Un cammino che domenica prossima, 21 novembre, XXXVI Giornata mondiale della gioventù celebrata a livello diocesano per la prima volta nella solennità di Cristo Re, prosegue sulle strade di Roma. «Siamo nel vivo del processo sinodale e abbiamo pensato di rendere il cammino ancora più concreto mettendoci fisicamente in movimento attraverso un tragitto che unisce la Chiesa di Roma, intesa come basilica cattedrale di San Giovanni in Laterano, con la basilica di San Pietro, dove Papa Francesco celebrerà la Messa delle ore 10» spiega don Alfredo Tedesco, direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile. Il tema di quest’anno è “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto!” tratto dagli Atti degli Apostoli.

Per questo la sveglia suonerà «letteralmente all’alba», scherza don Alfredo. L’appuntamento, infatti, è alle ore 6.45 in piazza San Giovanni in Laterano. Una «levataccia», una sorta di sfida che il sacerdote è certo sarà accolta da molti giovani perché «ai ragazzi più si danno alti obiettivi più li accolgono. La Gmg sarà proprio l’occasione per mettere in evidenza la ricchezza della Chiesa di Roma». Il pellegrinaggio poi si snoderà lungo il tragitto percorso dai Papi per raggiungere San Pietro quando ancora vivevano in Laterano. Attraverserà quindi via di San Giovanni in Laterano, costeggerà il Colosseo, entrerà in piazza Venezia per poi percorrere corso Vittorio Emanuele II, il ponte e giungere in via della Conciliazione. In un’ora di cammino «non solo ripercorreremo la strada fatta centinaia di volte dai Papi – aggiunge don Alfredo – ma faremo un viaggio nel cuore della Capitale sulle orme dei grandi santi che hanno vissuto un’intensa pastorale giovanile, uno su tutti Filippo Neri, il santo dei giovani per eccellenza».

Un pellegrinaggio che ben si concilia con un passaggio del messaggio inviato da Francesco per la Gmg. In vista dell’appuntamento di Lisbona del 2023, Bergoglio esorta a vivere le tappe diocesane «come veri pellegrini e non come “turisti della fede”!». I giovani di Roma che hanno il «privilegio» di poter celebrare con il Papa, non saranno quindi «dei turisti in visita nella Capitale ma vivranno il cammino di domenica prossima assaporando la gioia dell’incontro». Per partecipare alla Messa bisogna iscriversi online e poi ritirare i biglietti in Vicariato, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. Chi parteciperà al pellegrinaggio da San Giovanni riceverà i biglietti alla partenza.

Don Alfredo ricorda inoltre che il 22 novembre dello scorso anno è stato lo stesso Bergoglio ad annunciare di aver spostato la celebrazione della Gmg diocesana dalla Domenica delle Palme alla
solennità di Cristo Re. «Il tempo di Quaresima è pastoralmente molto bello – dice il sacerdote – ma allo stesso momento è faticoso perché la Domenica delle Palme segna l’inizio della Settimana Santa. Ora, invece, il cammino di un nuovo anno liturgico lo si vuole iniziare proprio con la Gmg diocesana. Inoltre, con la celebrazione nella domenica successiva alla Giornata mondiale dei poveri, è come se il Papa volesse unire questi due aspetti e invitare i ragazzi a prendersi cura dei più fragili». Un aspetto, questo, che per il sacerdote si ritrova nel messaggio di Francesco. Un messaggio di «risurrezione», nel quale don Alfredo legge «un invito a riscoprire la chiamata di ognuno, in particolare quella dei giovani. Indica – osserva – un “alzarsi” concretamente».

17 novembre 2021