Verso la Gmg di Panama, 35 detenuti coinvolti nel “Laboratorio libertà”

Stanno realizzando i 250 confessionali che saranno utilizzati nel “Parco del perdono”. «Anche se non potremo essere presenti – dichiarano – sentiamo che stiamo facendo qualcosa di importante, portando il nostro contributo»

“Laboratorio libertà”. A chiamarlo così sono gli stessi detenuti coinvolti: 35 uomini rinchiusi nel penitenziario La Joya di Panama, impegnati nella costruzione dei 250 confessionali che saranno utilizzati durante la Giornata mondiale della gioventù, in quello che sarà chiamato “Parco del perdono”. La loro giornata lavorativa va dalle 8 alle 16. Si occupano di taglio, rifinitura, verniciatura e pittura sui confessionali, disegnati da Lilibeth Bennet in due diversi modelli, entrambi ispirati alle linee curve del logo e utilizzando gli stessi colori, che avranno così un significato del tutto speciale. E grazie a questo lavoro hanno ottenuto dei benefici penitenziari, oltre alla gioia di sentirsi inclusi nella festa della Gmg, così importante per Panama.

A darne notizia è il sito panamense della Gmg, che riporta anche diverse testimonianze dei detenuti. «Anche se non potremo essere presenti – dichiara uno dei detenuti che sta lavorando ai confessionali – sentiamo che stiamo facendo qualcosa di importante e ringrazio Dio per l’opportunità che è stata data a noi, persone private della libertà, di portare il nostro contributo a una missione così importante come la Gmg». Anche la vice direttrice del penitenziario afferma che i detenuti coinvolti nell’iniziativa «sanno che stanno dando un contributo dal punto di vista spirituale», non solo tecnico, e tutto questo «li fa sentire presenti dentro la Giornata mondiale della gioventù».

8 novembre 2018