Verso la Gmg di Cracovia, cresce l’attesa dei romani

Proseguono le iscrizioni alla XXXI Giornata della gioventù. Tra le tappe, Czestochowa e Auschwitz. Magnotta: «Sostegno alla pastorale ordinaria»

Proseguono le iscrizioni alla XXXI Giornata mondiale della gioventù, a luglio. Tra le tappe anche Czestochowa e Auschwitz. Don Magnotta: «Sostegno alla pastorale ordinaria»

«Voi siete il futuro del mondo. Voi siete la speranza della Chiesa. Voi siete la mia speranza». Era il 22 ottobre del 1978 quando Giovanni Paolo II, al termine del suo primo Angelus, si rivolgeva così ai giovani che in piazza San Pietro non si stancavano di acclamarlo. Erano passati solo sei giorni dalla sua elezione a Pontefice. Pochi mesi dopo, era il 1979, Wojtyla tornava in Polonia per quella che sarebbe stata, da Papa, la prima di dieci visite nella sua terra natale. Ogni volta, l’incontro con i giovani polacchi era fissato sotto alla ormai celebre «finestra papale» della Curia metropolita di Cracovia, in via Franciszkanska 3.

Il prossimo 27 luglio, quella stessa finestra si aprirà sui giovani di tutto il mondo venuti a incontrare papa Francesco alla XXXI Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà a Cracovia dal 26 al 31 luglio. Sarà il primo contatto tra il Papa argentino e i ragazzi della Gmg dedicata al tema «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia (Matteo 5.7)». Poi ci sarà la tappa di Czestochowa con la preghiera davanti all’icona della Madonna Nera, la visita al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, la Via Crucis sulla spianata di Cracovia, la preghiera al Santuario della Divina Misericordia a Lagiewniki e la veglia di preghiera finale. Una Gmg giubilare, quella di quest’anno; non a caso la scelta della città ospitante è caduta su Cracovia, testimone dell’apparizione di Gesù Misericordioso a suor Faustina Kowalska e centro mondiale del culto della Misericordia di Dio. In Polonia, la Chiesa italiana sarà presente con centinaia di migliaia di giovani: a oggi le iscrizioni confermate sono oltre 90mila, 170 le diocesi coinvolte.

Oltre 500 le iscrizioni pervenute, fino a questo momento, al Servizio diocesano per la pastorale giovanile di Roma; termine ultimo per far parte della «squadra» romana in Polonia sarà il prossimo 30 maggio. «La Gmg di Cracovia, per i nostri giovani, è una bella opportunità di arricchire il proprio itinerario di fede compiuto all’interno della comunità parrocchiale di appartenenza – dice don Antonio Magnotta, incaricato del Servizio diocesano -. Non si tratta di un semplice viaggio turistico o di un’esperienza isolata. Deve essere, anzi, un sostegno alla pastorale giovanile ordinaria e un incoraggiamento alla ferialità dell’azione educativa. Se così non fosse, rischieremmo di dare una connotazione mondana a un evento che deve essere vissuto profondamente soprattutto nella sua natura spirituale».

Le tappe di avvicinamento a Cracovia previste dalla pastorale giovanile diocesana sono tre. Prevedono un primo incontro con i sacerdoti e gli animatori dei gruppi che partiranno insieme da Roma, un incontro di preghiera rivolto esclusivamente ai giovani che si recheranno in Polonia e un terzo momento, più a ridosso della partenza, incentrato sull’organizzazione pratica e logistica del viaggio. Una volta arrivati in terra polacca, i gruppi romani seguiranno il programma ufficiale previsto dalla Conferenza episcopale italiana, partecipando alle catechesi dei vescovi e alle celebrazioni del Papa. Ci sarà inoltre la possibilità di visitare il lager di Auschwitz: sono già oltre 225mila i pellegrini che hanno espresso il desiderio di visitare il campo di sterminio, sorto a 50 chilometri da Cracovia, dove si recherà anche papa Francesco il prossimo 29 luglio.

«Vogliamo che i nostri ragazzi tornino a casa forti dell’esperienza straordinaria vissuta in Polonia, pronti a riversarla in una dimensione ordinaria di comunità – conclude don Antonio Magnotta -. È quello che i giovani chiedono alla Chiesa di Roma, come ha mostrato l’indagine presentata nel corso del Convegno diocesano del 2015: un’esperienza feriale di comunità. La Gmg deve alimentare questa sete, accendendo anche negli educatori la passione dell’accompagnamento in un itinerario di fede che inizia al termine del grande evento di Cracovia».

4 aprile 2016