Verso la Giornata dell’infanzia missionaria

Sarà celebrata mercoledì 6 gennaio. Don Caiafa del Centro missionario: «I piccoli e i ragazzi preparati nelle parrocchie durante l’Avvento»

Sarà celebrata mercoledì 6 gennaio. Don Caiafa del Centro missionario: «I piccoli e i ragazzi preparati nelle parrocchie durante l’Avvento»

Sono i bambini i protagonisti della Giornata Missionaria dei ragazzi, sul tema «Poveri come Gesù», promossa dalla Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria, che sarà celebrata il prossimo 6 gennaio. Un impegno per abbattere le barriere dell’indifferenza, della paura verso chi arriva da un Paese con tradizioni differenti e aprire il cuore all’accoglienza e alla misericordia. «Questa giornata – spiega don Michele Caiafa, del Centro diocesano per la Cooperazione missionaria tra le Chiese – è in realtà la conclusione di un percorso di preparazione, rivolto sia ai bambini che si preparano alla prima comunione sia agli adolescenti, che si è svolto nelle parrocchie romane nelle quattro domeniche di Avvento. I piccoli e i ragazzi, infatti, ogni domenica hanno riflettuto su un continente diverso, pregando per le popolazioni afflitte da problemi come la fame e la guerra in Africa; la droga e lo sfruttamento minorile in America; il dramma delle spose bambine in Asia; i piccoli discriminati in Oceania. Si è cercato naturalmente di coinvolgere anche le famiglie in questa iniziativa, perché l’educazione all’apertura e all’accoglienza parte da loro».

Questa giornata assume un significato molto particolare in quanto viene celebrata all’inizio dell’Anno Santo della Misericordia: «Il tema scelto, “Poveri come Gesù” – sottolinea don Michele – vuole essere un invito rivolto verso i piccoli a guardare al Signore e a prenderlo ad esempio. Essere liberi di amare come Gesù ci ha donato il suo amore, il suo cuore generoso, dove tutti trovano rifugio, nessuno escluso, e quindi i bambini si scoprono capaci di accogliere con misericordia i nostri fratelli meno fortunati, di portare loro il nostro aiuto senza aspettarci nulla in cambio».

Ma aiutare gli altri può diventare anche un modo per capire i propri limiti. «Oggi – aggiunge il sacerdote – anche a causa delle tante brutte notizie che ci giungono da diverse parti del mondo, il prossimo ci fa paura, invece dobbiamo educare questi piccoli a farsi loro per primi missionari verso i coetanei che vivono situazioni di disagio, senza troppi timori, e in cambio riceveranno la gioia piena della condivisione, perché tutti ne abbiamo bisogno». Tante le iniziative previste per celebrare la Giornata dell’infanzia missionaria: «Un gruppo di ragazzi guidati dalla Pontificia Opera – continua don Michele – sarà presente all’Angelus in piazza San Pietro per far sentire la presenza gioiosa a papa Francesco, che ci invita continuamente alla missionarietà.

Ma anche nelle parrocchie sono previste diverse proposte. Durante la celebrazione liturgica i bambini e gli adolescenti saranno invitati a portare all’altare i salvadanai che hanno ricevuto all’inizio dell’Avvento, per donare i loro risparmi a questi minori e alle loro comunità, e poi ci saranno anche delle intenzioni di preghiera che i piccoli reciteranno perché nessun bambino subisca mai più ingiustizie o muoia per fame, guerre o malattie oggi facilmente curabili».

 

4 gennaio 2016