Verso il X Incontro mondiale delle famiglie: online il primo video

Arrivano i cortometraggi che accompagnano le 8 catechesi proposte, per supportare gli incontri che si terranno nelle parrocchie di tutto il mondo

Prosegue il cammino di avvicinamento al X Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Roma dal 22 al 26 giugno. Diocesi di Roma e dicastero pontificio per Laici, famiglia e vita, che organizzano l’evento, stanno diffondendo risorse pastorali che possano aiutare le diocesi, i movimenti, le associazioni, a organizzare eventi, riflessioni e incontri nelle comunità locali, data la forma «multicentrica e diffusa» che Papa Francesco ha voluto per l’Incontro.

Per supportare gli incontri in programma nelle parrocchie di tutto il mondo, dunque, la diocesi di Roma ha elaborato 8 catechesi sulla famiglia – già tutte online sul sito ufficiale dell’Incontro mondiale -,  a ognuna delle quali sarà abbinato un breve video realizzato dal regista Antonio Antonelli. A fare da protagonista al primo, online da oggi, 15 dicembre, è un’ostetrica in una clinica romana. Il tema: “Dare il nome”. L’obiettivo, spiega don Dario Criscuoli, direttore del Centro diocesano per la pastorale familiare di Roma, è quello di «aiutare ad aprire il discorso partendo da persone concrete che raccontano storie personali. Sono piccoli cortometraggi della durata di 8 minuti circa – aggiunge -, nei quali coppie o singoli che vivono a Roma ci raccontano la loro storia. Tutti dopo aver presentato la zona della città dalla quale provengono, raccontano la loro “grande bellezza”».

Al centro, «storie e persone che spesso si sono trovate con le loro macerie in mano – prosegue il sacerdote -; storie non facili, non sempre felici né prive di errori, ma ricche di una bellezza interiore e vera. Segno di chi cerca nelle relazioni familiari il tesoro più ricco e profondo della vita umana. Storie di chi ha trovato in queste relazioni il fine supremo del proprio percorso esistenziale ma anche il punto di partenza per andare a soccorrere chi non ha trovato quello stesso tesoro». In concreto, sono le «storie di un’ostetrica, una studentessa, un commercialista o di una comunità di famiglie che ha creduto a un sogno che sembrava un miraggio lontano, incontrati passando per le strade di Prati o sui campetti da basket sotto a Ponte Marconi, in un villettino di Casal Palocco o in una grande tenuta agricola lungo la Cassia. E abbiamo sbirciato dallo spioncino della loro porta – ancora le parole di don Criscuoli -, per scrutare curiosi quella quiete accesa, quel magma vivo che muove e ricostruisce e trasforma ogni famiglia, guardandola da diversi aspetti».

Si parlerà infatti di mariti e di mogli, di figli, di nonni ma anche di vocazione e santità. «Ci confronteremo con un modello assoluto come la famiglia di Nazareth e infine con lo strumento che ci ha regalato Papa Francesco per la felicità familiare ovvero l’uso delle tre parole magiche: “Grazie, Prego e Scusa”. Ben sapendo che nessuno può dirsi escluso da tutto questo, perché non esiste famiglia perfetta, né genitori o figli o fratelli, se non intendendo questa parola nel suo senso più vero – conclude il direttore del Centro diocesano per la pastorale familiare -. Perché la famiglia è il primo luogo in cui scoprire che essere perfetti vuol dire essere fatti per qualcuno, è una scuola di amore, di speranza, di premura e di resurrezione, come dice Papa Francesco. Il luogo che custodisce il mistero grande e semplice che è il segreto della felicità di ciascuno: fare posto alla vita di un altro».

15 dicembre 2021