Verso il Sinodo, la preghiera delle famiglie

Il 3 ottobre alle 18 la veglia in piazza San Pietro promossa dalla Cei. Domenica 4 alle 10 la Messa del pontefice che aprirà ufficialmente l’assise dei vescovi

Il 3 ottobre alle 18 la veglia in piazza San Pietro promossa dalla Cei. Domenica 4 alle 10 la Messa del pontefice che aprirà ufficialmente l’assise dei vescovi

Sabato 3 ottobre le famiglie sono chiamate a essere protagoniste alla vigilia dell’apertura del Sinodo dei vescovi, dedicato proprio alla famiglia come quello del 2014. Saranno protagoniste in piazza San Pietro, dove la Conferenza episcopale italiana ha promosso una veglia di preghiera per il secondo anno consecutivo, ma potranno esserlo anche in casa, accogliendo l’invito a unirsi alla preghiera per i lavori del Sinodo con i propri figli. Mancheranno poche ore all’apertura ufficiale della XIV assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi convocata sul tema «La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo», che avverrà la mattina successiva, alle ore 10, con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre, nella basilica di San Pietro, anche in questo caso alla presenza dei Padri sinodali.

La veglia promossa dalla Cei sarà aperta alle 18 di sabato in piazza San Pietro «per vivere – spiega una nota – un momento di preghiera e testimonianza di fede attorno al Sommo Pontefice e ai Padri sinodali. Sarà bello essere tutti lì e il momento storico che stiamo attraversando ci chiede di fare il possibile per partecipare, mostrando in unità tutta la bellezza della famiglia». La partecipazione all’incontro di preghiera con il Santo Padre è aperta a tutti. Non è necessario nessun biglietto per l’accesso in piazza San Pietro. Accesso che sarà possibile a partire dalle ore 16. «I posti a sedere – precisa la nota organizzativa – saranno occupati man mano che le persone affluiranno in piazza. È possibile portare con sé piccoli sgabelli pieghevoli. Sarà possibile l’accesso dai tradizionali varchi di ingresso». Stendardi o striscioni della propria realtà ecclesiale potranno essere esposti solo prima della preghiera e al termine dell’evento. Nella piazza sarà riservato un settore per le persone disabili in carrozzina: l’accesso avverrà dai varchi consueti. Una volta arrivati al varco d’ingresso, gli addetti alla sicurezza e i volontari indicheranno alla persona diversamente abile e a un accompagnatore il settore riservato verso il quale dirigersi.

Ma le famiglie potranno unirsi alla preghiera anche nella propria abitazione, e a questo proposito l’Ufficio nazionale Cei per la pastorale familiare ha preparato uno schema di preghiera (disponibile on line) per i papà e le mamme che potranno invocare lo Spirito Santo e recitare insieme ai propri figli l’invocazione alla Santa Famiglia per i lavori del Sinodo, davanti a una candela accesa. Lo slogan dell’iniziativa è infatti «Le famiglie illuminano il Sinodo». «Abbiamo una grande necessità – ha affermato il segretario generale della Cei Nunzio Galantino – di far vedere la bellezza della famiglia che è in Italia, in unità: la nostra vera forza è rimanere ancorati alla realtà con la consapevolezza che la realtà è superiore all’idea, e la realtà è la famiglia». Il settimanale diocesano Roma Sette e soprattutto Romasette.it seguiranno i lavori dell’assemblea sinodale, che si concluderà il 25 ottobre, sempre con una celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre, alle 10, nella basilica di San Pietro.

Punto di partenza dei lavori sinodali sarà l’«Instrumentum Laboris» frutto del cammino intersinodale scaturito dalla creatività pastorale di Papa Francesco, che, in coincidenza con il cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II e dell’istituzione del Sinodo dei vescovi da parte del beato Paolo VI, ha convocato a distanza di un anno due diverse assemblee sinodali sul tema della famiglia. Per quanto riguarda i Padri sinodali, oltre ai partecipanti previsti dagli statuti (rappresentanti degli episcopati, capi-dicastero di Curia, membri delle Chiese orientali, collaboratori del segretario speciale, uditori e uditrici, delegati fraterni), ve ne sono alcuni di nomina pontificia: Francesco ne ha nominati 45: numerosi i cardinali e vescovi italiani (4 gli eletti dalla Cei, Bagnasco, Scola, Brambilla e Solmi), ma figurano anche due parroci, uno di Perugia e uno di Trieste. Tra gli uditori, molte coppie di sposi, diverse donne e teologhe.

28 settembre 2015