Verso il referendum del 4 dicembre: chiamata alla consapevolezza

Chi andrà al voto deciderà le sorti del Paese. Il “viaggio” di Romasette.it con esperti di entrambi gli schieramenti, per arrivare alle urne formati e informati

La sensazione è quella di maneggiare una materia delicatissima. La Costituzione, la “Carta” per eccellenza, la nostra legge fondamentale, la più autorevole fonte di diritto dello Stato italiano. Per la prima volta gli italiani sono chiamati a esprimersi su un tema così particolare, e forse nel momento meno adatto della storia repubblicana, caratterizzato da una schizofrenia politica di atteggiamenti variabili dal lassismo e disinteresse più acuti alla demagogia complottista più sfrontata.

Quella del 4 dicembre è una chiamata importante ai nostri doveri di cittadini: chi andrà a votare – non essendo previsto un quorum – deciderà le sorti del Paese. Informarsi non è facoltativo ma necessario per potere esprimere una scelta consapevole in merito a una riforma complessa e, come tutti i testi frutto di compromesso e dibattito, ricca di chiaroscuri.

Mentre i confronti, soprattutto televisivi, si consumano sulla trincea della dicotomia renzismo/antirenzismo rendendo di fatto impossibile la formazione di un’opinione serena, raccogliendo l’invito del presidente della Cei Angelo Bagnasco Romasette.it sceglie di incamminarsi e accompagnare i lettori all’appuntamento alle urne mediante tappe di avvicinamento. Ogni settimana saranno ospitate due voci di esperti, una per il sì e una per il no, che non offrono slogan e soluzioni ma spunti per riflettere in modo pacato e coerente. Iniziamo il nostro viaggio discutendo della Riforma con Marco Olivetti e Stefano Semplici.

14 ottobre 2016