Verso il Giubileo, la I Ottobrata solidale delle Acli

L’obiettivo: rimettere al centro le periferie. Tra i servizi permanenti in programma, lo sportello per l’esigibilità dei diritti nella parrocchia di San Gelasio

Un ciclo di eventi per rimettere al centro le periferie. In programma anche servizi permanenti, come lo sportello per l’esigibilità dei diritti nella parrocchia di San Gelasio

Al via sabato 10 ottobre la prima edizione dell’Ottobrata Solidale: un percorso di avvicinamento all’ormai imminente Giubileo della Misericordia promosso dalle realtà del “sistema Acli” di Roma (Acli provinciali, Unione sportiva Acli Roma, Federazione anziani e pensionati di Roma) in collaborazione con il Progetto Bambini e la sottosezione romana dell’Unitalsi e la Nazionale italiana cantanti. Al centro, l’urgenza di costruire rinnovati legami di solidarietà, confrontandosi sulle priorità della città e del Paese: i giovani, le famiglie, gli anziani, ma anche il lavoro, la solidarietà e l’accoglienza. Spaziando dal centro alle periferie: dalla Pelanda Factory di Testaccio fino al Parco della Mistica di Tor Tre Teste; dal centro anziani di Prati fino alla parrocchia di Tor Bella Monaca.

Quattro gli appuntamenti in programma dal 10 al 29 ottobre, aperti a tutti i cittadini e in particolare alle fasce sociali più deboli. Si comincia sabaato 10 a Tor Tre Teste, con un evento dedicato allo sport e alla disabilità. Martedì 20 ottobre invece in zona Mazzini un momento dedicato all’inclusione sociale e alla terza età. Sabato 24 ottobre andrà in scena a Testaccio lo spettacolo Acli sul tema del “Recupero e povertà”, per rilanciare il progetto “Il Pane A Chi Serve”. Giovedì 29 ottobre infine a Tor Bella Monaca l’appuntamento dedicato ai giovani e al lavoro.

A spiegare il significato dell’iniziativa è la presidente delle Acli di Roma Lidia Borzì. L’obiettivo, dichiara, è «accendere i riflettori su quegli anticorpi in grado di vaccinare la nostra comunità da derive egoistiche di personalismi e indifferenza e rendere concreta la
solidarietà che nasce dal basso grazie ad un costante lavoro di rete». All’orizzonte, il traguardo di una società «che non lasci indietro nessuno», possibile solo «continuando a lavorare per il rafforzamento di quei legami solidali che rappresentano, per la nostra città, uno snodo cruciale dell’accoglienza».

Proprio la cornice del Giubileo della Misericordia diventa allora non solo per i credenti di tutto il mondo ma per Roma e tutti i romani «una grande occasione per gettare semi concreti di speranza. Abbiamo la possibilità imperdibile – rileva Borzì – di avviare un cantiere della speranza dal taglio fortemente culturale, educativo e sociale per una rinascita morale ed etica della città, coniugandolo con azioni concrete». Come i servizi permanenti che saranno avviati proprio in occasione dell’Ottobrata solidale, tra cui uno sportello per l’esigibilità dei diritti presso la parrocchia di San Gelasio e un “Corner Job” sul lavoro dedicato a giovani presso il centro giovanile GP2.

«Siamo orgogliosi di dare il nostro contributo – incalza il presidente dell’Us Acli Roma Luca Serangeli -, offrendo alle famiglie romane momenti di divertimento, ma anche d’inclusione e condivisione». Cominciando dall’appuntamento in programma a Tor Tre Teste, al quale parteciperanno i giocatori della nazionale italiana di Shuttlecock, che hanno preso parte al recente campionato del mondo tenutosi a Roma. «Cercheremo di unire l’intera famiglia attraverso un gioco intergenerazionale come il biliardino – aggiunge Serangeli – e avremo l’onore di avere con noi Francesco Bonanno, presidente della Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla e pluri campione del mondo».

Gli anziani, valore aggiunto per la società. Per Nino Pitzoi, presidente della Federazione anziani e pensionati di Roma, è questo il segno che la manifestazione vorrebbe lasciare. «In particolare – spiega – la nostra idea è quella di incrementare il contributo degli anziani nella società affidandogli mansioni anche nell’ambito scolastico e del dopo scuola». Un contributo che esige però la responsabilità della formazione. Per questo motivo la Fap di Roma organizza corsi di informatizzazione, «per diminuire il gap tecnologico intergenerazionale», ma anche corsi anti truffa, «per fare in modo che gli anziani siano pronti ad affrontare ogni tipo di evenienza».

9 ottobre 2015