Verso il Giubileo 2025: approvate 87 opere, per quasi 2 miliardi di euro

Il piano presentato dal sottosegretario Mantovano e dal sindaco di Roma Gualtieri. Il capitolo più corposo: 32 progetti di valorizzazione di luoghi giubilari, beni culturali e dello spazio pubblico. Potenziate infrastrutture, mobilità e servizi di accoglienza

Ci sono anche il rifacimento degli spazi pedonali e delle aree prospicienti la basilica di San Giovanni in Laterano, più la valorizzazione della facciata attraverso l’ammodernamento degli impianti di illuminazione artistica, tra gli 87 interventi che saranno realizzati a Roma per il Giubileo del 2025. Opere che non riguarderanno solo le grandi basiliche giubilari ma che prevedono anche la riqualificazione dei sagrati delle chiese di periferia, individuate, per ciascun municipio, con il Vicariato di Roma in base alla loro importanza storica, alla rilevanza sociale e religiosa.

Il piano di interventi essenziali e indifferibili, articolato in quattro grandi ambiti, è stato presentato ieri, 12 gennaio, nella Sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dal sottosegretario Alfredo Mantovano e dal sindaco di Roma e commissario straordinario al Giubileo Roberto Gualtieri. Il capitolo più corposo riguarda 32 progetti di valorizzazione e manutenzione straordinaria dei luoghi giubilari, dei beni culturali e dello spazio pubblico di tutta la città. Altre 24 opere sono dedicate all’ambiente e al territorio, con un occhio di riguardo al Tevere; 23 sono relative al potenziamento delle infrastrutture e della mobilità e 8 riservate all’incremento delle strutture per l’accoglienza dei pellegrini e a iniziative a sostegno dei più deboli e dei più fragili.

Le risorse messe in campo sono pari a 1,8 miliardi di euro (di cui 1 miliardo di fondi giubilari), ai quali si aggiungono altri 500 milioni che riguardano i 335 interventi già definiti con fondi Pnrr per la realizzazione del piano “Caput Mundi”. Il Giubileo è un evento «che conferma la centralità di Roma – ha affermato Mantovano -. Arriveranno milioni di persone da tutto il mondo e gli operatori economici della Capitale respireranno, dopo gli anni difficili della pandemia e dei problemi generati dalla guerra. C’è molto lavoro da fare». Sperando di «non apparire fuori luogo», considerato il suo ruolo «di rappresentante di un’istituzione laica», il sottosegretario ha evidenziato che il Giubileo è «prima di tutto un evento di fede che si collega a una tradizione plurisecolare. Il pellegrinaggio giubilare non è un fatto marginale. L’Europa è sorta anche attorno alle vie dei pellegrini che sono ancora percorse. Cammini protetti perché richiamavano la pace oltre che la fede».

Al sindaco Gualtieri, che in mattinata aveva illustrato il piano a Papa Francesco durante un’udienza privata, il compito di parlare dettagliatamente dei lavori, il cui andamento sarà verificato ogni 15 giorni. «C’è una visione spirituale che ci rende doppiamente responsabili – ha affermato il sindaco -. Dobbiamo accogliere al meglio milioni di pellegrini e rendere la nostra città più moderna, accogliente, accessibile e inclusiva». Nell’ambito della riqualificazione dello spazio pubblico sono stati individuati diversi interventi nell’area del Vaticano, come la realizzazione del sottovia di piazza Pia e il riammodernamento del sottopasso pedonale Gregorio VII. Entro due anni saranno restaurati anche piazza dei Cinquecento e il complesso monumentale della stazione Termini. Nell’ambito dell’accessibilità e mobilità, saranno migliorate 840 fermate del trasporto pubblico con nuove pensiline e paline, forniti nuovi treni delle linee A e C della metropolitana e nuovi bus ibridi e a metano. Quanto alla mobilità privata il programma prevede parcheggi attrezzati per i bus turistici, la razionalizzazione dell’innesto A24-tangenziale est e il parcheggio interrato a lungotevere Castello.

Per l’accoglienza il piano propone la realizzazione di un ostello della gioventù a Santa Maria della Pietà, un centro di eccellenza per persone con disabilità, un centro di accoglienza per persone senza fissa dimora. Ancora, nell’ambito della cura del verde sono stati inseriti interventi relativi alla creazione di parchi pubblici d’affaccio e oasi naturalistiche sul Tevere, oltre alla riqualificazione delle sponde del fiume.

13 gennaio 2023