Venezia78: Paolo Sorrentino è Leone d’argento

Leone d’oro al francese “L’événement” di Audrey Diwan. Penelope Cruz migliore attrice. All’italiano Frammartino il premio speciale della giuria per “Il buco”

“È stata la mano di Dio”, di Paolo Sorrentino, premiato con il Leone d’argento. Leone d’oro al francese “L’événement” di Audrey Diwan. Premio speciale della giuria a un altro film italiano: “Il buco”, di Michelangelo Frammartino, che lo ha dedicato alla sua terra, la Calabria. È il bilancio conclusivo della 78ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, che si è conclusa sabato 11 settembre. La giuria internazionale presieduta dal regista sudcoreano Bong Joon-ho ha conferito il riconoscimento più prestigioso al film tratto dal romanzo di Annie Ernaux, che racconta il dramma di una studentessa di provincia nella Francia di inizio anni ‘60, mettendo a tema la pratica dell’aborto nei sentieri dell’illegalità.

Commosso il ringraziamento di Sorrentino, a cui è andato il Leone d’argento. «Il film non è stato affatto facile», ha detto ritirando il riconoscimento nel Palazzo del Cinema di Venezia, ringraziando anzitutto «la grande squadra di Netflix». Quindi, i ringraziamenti “di rito”, ai genitori e a Maradona, il pensiero a moglie e figli, e «un ringraziamento speciale a Toni Servillo», oltre che al produttore Nicola Giuliano. «Nel film – ha aggiunto il regista – non ci sono due scene, due sogni. La prima riguarda Maradona, che ringrazia per questo riconoscimento; e la seconda, che mi riporta a quando morirono i miei genitori. Al tempo la preside autorizzò pochi compagni di classe a intervenire al funerale. Oggi qui, a Venezia, con me c’è tutta la classe. Ci siete voi».

A Jane Campion il premio per la migliore regia, con il western moderno “The power of the dog”, anche questo prodotto da Netflix. Dalla regista neozelandese parole di gratitudine anzitutto per «i miei amati attori, soprattutto Benedict Cumberbatch, che ha fatto un lavoro straordinario e di grande profondità».

Per quanto riguarda gli interpreti, la Coppa Volpi miglior attrice è andata a Penelope Cruz per il film “Madres paralelas” di Pedro Almodóvar mentre il riconoscimento per la migliore interpretazione maschile è stato attribuito al filippino John Arcilia per il film “On the job 2: the missing 8”. La migliore sceneggiatura è quella di Maggie Gyllenhaal per “The lost daughter”, adattamento del romanzo di Elena Ferrante. «Sono rimasta folgorata dal libro della Ferrante, come quando vidi “Lezioni di piano” della Campion al liceo – le parole di Gyllenhaal, al suo esordio alla regia -. Ho realizzato il film in piena pandemia, ed è stato soltanto qui a Venezia che ho potuto vedere il film per la prima volta in sala, al cinema, dopo la dura stagione del Covid. Che emozione ritrovata!», ha aggiunto.

Ancora un riconoscimento per la pellicola di Sorrentino con il Premio Mastroianni per l’attore rivelazione, che va a Filippo Scotti. Decretato anche il miglior film della sezione Orizzonti, dedicata alle nuove tendenze: si tratta di “Pilgrims”, di Laurynas Bareiša (Lituania).

13 settembre 2021