Venerdì della misericordia: il Papa visita a sorpresa il Ceis

Il pontefice si è recato a Castelgandolfo per incontrare i tossicodipendenti in cura al don Mario Picchi. Per loro l’incoraggiamento a non arrendersi

Il pontefice si è recato a Castelgandolfo per incontrare i tossicodipendenti in cura al don Mario Picchi. Per loro l’incoraggiamento a non arrendersi 

È stata una sorpresa la visita di Papa Francesco alla comunità di recupero per tossicodipendenti del Ceis don Mario Picchi a Castelgandolfo. Un altro dei “venerdì della misericordia” che il pontefice ha scelto di dedicare alle realtà con situazione difficili che orbitano nel territorio romano. A dicembre la Caritas, a gennaio la casa di accoglienza per anziani e un istituto per malati gravi.

Venerdì 26 febbraio, il Papa è rimasto a lungo con i 60 ospiti della comunità San Carlo; li ha abbracciati, incontrati uno per uno regalando loro rosari e una gigantografia di una Madonna argentina la cui immagine è composta da centinaia di visi di persone. In calce, una dedica: «La nostra storia è un incontro di volti che oggi affido alla protezione della Vergine di Lujan nel Giubileo della misericordia. Con affetto e amicizia, Francesco».

Al termine della visita, al Papa è stato offerto un trancio di pizza che ha mangiato insieme agli ospiti. Ad accompagnarlo, come sempre in questi casi, l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione. Nel corso della visita, i ragazzi hanno fatto diverse domande al pontefice sulla fede e sul Vangelo, sulla religione e sui motivi per i quali una persona può risorgere dopo n periodo difficile di sofferenza. Il Papa ha ha incoraggiato tutti ad andare avanti cercando la forza e la volontà di poter cambiare.

In 45 anni di vita, il Ceis ha accolto il Beato Paolo VI e San Giovanni Paolo II. Le strutture del centro sono dislocate sia a Roma che in tutta la provincia con comunità terapeutiche per la cura dei giovani con problemi psichiatrici e di tossicodipendenza, centri per l’assistenza di malati di Aids e anziani, fino alle iniziative in favore dei senza fissa dimora, immigrati e richiedenti asilo.

 

29 febbraio 2016