Vallini saluta la diocesi: «Continuerò la mia missione pregando»

Nella basilica Lateranense la celebrazione dei giubilei sacerdotali. Il vicegerente Iannone al cardinale: «Con la sua guida, Roma ha rinvigorito la sua coscienza missionaria»

Nella basilica Lateranense la celebrazione dei giubilei sacerdotali. Il vicegerente Iannone al cardinale: «Con la sua guida, Roma ha rinvigorito la sua coscienza missionaria» 

«Noi siamo mandati ad aprire strade e a preparare le vie al Signore, a offrire occasioni perché, attraverso di noi, le persone incontrino Cristo». Il cardinale Agostino Vallini lo ha ricordato ai tanti sacerdoti che hanno concelebrato con lui nella basilica lateranense la Messa della solennità di san Giovanni Battista, sabato 24 giugno. Per Vallini è stata l’ultima celebrazione eucaristica presieduta da vicario del Papa per la diocesi di Roma, prima della conclusione del suo mandato. Al suo fianco, i vescovi ausiliari, il nuovo vicario eletto l’arcivescovo Angelo De Donatis e numerosi sacerdoti che hanno celebrato 25 e 50 anni di sacerdozio. Presente anche monsignor Umberto Scipioni, che ne ha festeggiati 75.

giubilei sacerdotali 2017 All’inizio della Messa, il vicegerente
monsignor Filippo Iannone ha rivolto al cardinale vicario il ringraziamento della comunità diocesana per il suo impegno. «Sotto la sua guida, esercitata sempre in perfetta comunione con il Santo Padre, la diocesi di Roma ha rinvigorito la sua coscienza missionaria – ha detto -. Abbiamo riscoperto, sacerdoti e fedeli, la bellezza dell’annuncio della salvezza e della testimonianza del Vangelo nei luoghi e negli ambienti in cui si vive, nella città. Abbiamo operato individuando nella famiglia, nei giovani, nell’educazione delle nuove generazioni punti focali della nostra azione pastorale. La sua costante attenzione – ha aggiunto rivolgendosi al cardinale – e i suoi continui inviti a testimoniare e a vivere l’impegno della carità, guardando alle vecchie e nuove povertà di Roma, non sono mai mancati. A lei chiediamo di continuare ad accompagnare con la sua benedizione la nostra comunità diocesana».

Non un commiato, ma un invito a continuare
il cammino in maniera diversa. Un invito raccolto dal cardinale Vallini, che durante la celebrazione non ha nascosto la sua commozione: «Continuerò la mia missione soprattutto pregando, ma anche voi, se credete, pregate per me, perché quest’ultimo tratto di vita sia davvero vissuto nella gioia e nella testimonianza, la più generosa». Durante l’omelia invece si è rivolto in particolare ai sacerdoti, ricordando il ruolo del Battista, che «tutto orienta a Cristo. Anche noi siamo chiamati a preparare la via al Signore. Chi è il sacerdote? Colui che apre le vie al Vangelo. E noi lo facciamo con la testimonianza della vita e con il ministero, con il servizio quotidiano accanto alle persone come ministri di Dio».

Ecco, dunque, il suo compito: «Noi siamo chiamati
, particolarmente oggi in questo contesto in cui c’è tanta confusione sulle visioni della vita, ad annunciare con coraggio che l’unico salvatore è Gesù Cristo – ha aggiunto -. È chiaro che noi esercitiamo in questo modo la nostra vocazione, la viviamo, la trasmettiamo con gioia. Non siamo persone private, siamo inviati. Ma tutto questo lo dobbiamo fare e vivere rimanendo umili. Ciò vuol dire essere coscienti di avere tutto ricevuto, consapevoli che la missione non è nostra, ci è stata affidata».

Al termine della Messa, il momento dei
ringraziamenti ai vescovi ausiliari, ai canonici della basilica di San Giovanni che «portano avanti la preghiera liturgica in questa chiesa cattedrale», ai padri penitenzieri, al coro della diocesi diretto da monsignor Marco Frisina. E, infine, un augurio ai «confratelli» che hanno celebrato i giubilei. «Giubileo vuol dire riprendere coscienza della storia di amore che il Signore ci ha dato – ha sottolineato il cardinale -, è una ripartenza con rinnovata lena, con i sentimenti del giorno dell’ordinazione ma con la maturità di oggi, con le esperienze e la santità della vita maturata in questi anni».

Tra loro, monsignor Scipioni, 98 anni, parroco a Castelverde per 18 e adesso rettore emerito della basilica di Santa Balbina: «La devozione per la Madonna mi è cresciuta nel cuore durante il sacerdozio, mi ha portato ad andare in pellegrinaggio quattro volte l’anno al santuario del Divino Amore dal 1947 fino a otto anni fa», ha raccontato. A concludere la celebrazione, gli applausi dei fedeli che hanno partecipato alla Messa, raccolti attorno al cardinale Vallini.

 

26 giugno 2017