Vaccino anti Covid, gli Usa aprono sui brevetti. Von der Leyen: «Pronta a discutere»
Annunciato il sostegno a una moratoria dei diritti di proprietà intellettuale. L'obiettivo: accrescere la produzione dei farmaci anche a beneficio dei Paesi più svantaggiati. L'Oms: «Un grande momento» nella lotta contro la pandemia
Gli Stati Uniti del presidente Joe Biden hanno annunciato il proprio sostegno a una moratoria dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini contro il Covid-19 invocata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) su input di Sudafrica e India. L’obiettivo: accrescere la produzione dei farmaci anche a beneficio dei Paesi più svantaggiati. «Tempi straordinari richiedono misure straordinarie», ha dichiarato Katherine Tai, rappresentante del dipartimento americano per il Commercio, che ha anche invitato l’Oms a favorire sul tema una decisione unanime.
Finora la richiesta di Sudafrica e India, sostenuta da decine di Paesi in più continenti, si era scontrata con l’opposizione non solo di Washington, in particolare durante l’amministrazione di Donald Trump, in carica fino a gennaio, ma anche dell’Unione Europea e della Gran Bretagna. Per la direttrice generale dell’Oms Ngozi Okonjo-Iweala la scelta delgi Usa rappresenta «un grande momento» nella lotta del mondo contro il Covid-19.
Intanto, intervenendo alla conferenza sullo Stato dell’Unione organizzata dall’Istituto universitario europeo di Fiesole, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen si è detta «pronta a discutere la proposta americana di rinunciare alla protezione della proprietà intellettuale sui vaccini», per affrontare la crisi in modo efficace e pragmatico. Ma intanto bisogna continuare a produrre dosi. «Porre fine alla pandemia e dare forma a un nuovo inizio per l’Europa» è, nelle parole di Von der Leyen, responsabilità del nostro tempo: «L’Europa – ha assicurato – è in grado di superare la crisi e garantire il futuro dei suoi cittadini». Anzitutto preservando l’unità, su una vicenda come quella del vaccino. Per la presidente dell’esecutivo comunitario, l’Europa è oggi la «farmacia del mondo», vale a dire «l’unica regione democratica che esporta vaccini su larga scala». Un numero quasi pari al livello dei vaccini usati nel territorio dell’Ue. Quindi, citando il moto voluto da don Lorenzo Milani per la scuola di Barbiana, “I care” (“Mi prendo cura”), ha ribadito che proprio questa è la lezione che «dobbiamo imparare dalla crisi» e deve essere «il motto dell’Europa»: prendersi cura «del più debole tra noi, dei nostri vicini, del nostro pianeta, per le generazioni future».
7 maggio 2021