Vaccinazione anti Covid, Papa Giovanni XXIII: i disabili, tra le categorie prioritarie

La richiesta della Comunità fondata da don Oreste Benzi. Il presidente Giovanni Ramonda: «È una categoria a rischio dimenticata dal piano strategico»

«Chiediamo che le persone con disabilità siano inserite fra le categorie prioritarie a cui somministrare il vaccino anti-covid-19. Si tratta di una categoria a rischio “dimenticata” dal Piano strategico vaccinazione». È la richiesta che arriva dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, attraverso il presidente Giovanni Paolo Ramonda, fondata proprio sull’esperienza delle case famiglia gestite dalla Comunità in tutta Italia, nelle quali sono accolte centinaia di persone disabili che «non possono mantenere il distanziamento da chi li assiste». E la situazione più grave, riferisce Ramonda, «riguarda le persone con disabilità intellettiva che non sono in grado di prendersi cura della propria salute, che necessitano di essere sempre accompagnate e che non riescono a indossare la mascherina protettiva, esponendosi ad un maggior rischio di essere contagiate o di contagiare. Si tratta di persone estremamente fragili – spiega – il cui eventuale ricovero sarebbe estremamente difficoltoso».

Al momento tutte queste preoccupazioni «ricadono sulle famiglie, che sono costrette a tenere i figli disabili a casa, separati dal mondo. Questa – conclude Ramonda – non è inclusione ma segregazione. Sappiamo che il presidente Conte, il ministro Speranza e il commissario Arcuri si stanno prodigando per contrastare la pandemia. Li ringraziamo e li invitiamo a inserire le persone disabili fra le categorie prioritarie cui somministrare il vaccino».

8 gennaio 2021