Usura, percorso formativo per gli operatori parrocchiali

“Rendere e liberare” il titolo dell’itinerario di formazione, che sarà presentato il 12 dicembre alla Cittadella della Carità. Al centro i temi del sovraindebitamento, il rischio usura, l’azzardo ma anche l’orientamento finanziario e l’uso responsabile del denaro

Sovraindebitamento delle famiglie, rischio di usura, lotta all’usura e all’azzardo, aiuti economici, orientamento finanziario, uso responsabile del denaro, redditi insufficienti. Sempre più spesso questi temi interpellano i centri di ascolto parrocchiali, non sempre attrezzati di fronte alle nuove esigenze. Da qui la proposta di formazione da Fondazione Salus Populi Romani insieme alla Caritas di Roma per gli operatori dei centri di ascolto della rete diocesana “fattiDirete” e i volontari della Fondazione. Il titolo, “Rendere e liberare”, prende spunto da un brano biblico del libro di Neemia.

Dal 1995 la Fondazione Salus Populi Romani opera in diocesi un’azione di contrasto al sovraindebitamento e al credito illegale, promuovendo un uso consapevole del denaro e un utilizzo promozionale delle opportunità finanziarie per le famiglie. «La sua nascita – spiegano dalla Fondazione – fu fortemente voluta da don Luigi Di Liegro per contrastare l’usura e operare in stretta sinergia con la Caritas di Roma e le parrocchie della diocesi». Oggi svolge il suo compito «in un tempo in cui sempre più famiglie ricorrono al credito come a un prodotto di consumo, di semplice ed immediata fruizione. In tal modo – spiegano – l’accesso al credito, che avviene spesso attraverso le società finanziarie, non considera le conseguenze negative di un abuso dei prestiti e molto più drammaticamente tende a non affrontare per tempo le difficoltà lavorative, di fragilità psicologica, di precarizzazione, di disorientamento e di isolamento che sono all’origine della richiesta di denaro e che inducono a utilizzare in modo improprio gli strumenti finanziari disponbili».

L’intervento della Fondazione permette alle famiglie che non sono più in condizioni di ricorrere in modo autonomo al credito bancario di accedere a nuovi finanziamenti, a partire dai quali avviare un miglioramento della situazione di difficoltà socio-economica che genera disagio e sofferenza. L’opera della Fondazione, tuttavia, non può più prescindere da un attento lavoro di rete. Dal canto loro, i centri di ascolto parrocchiali incontrano sempre più spesso famiglie in stato di necessità economica con le quali elaborare un progetto di aiuto che fronteggi l’acuirsi del disagio anche attraverso uno strumento di sostegno finanziario efficace e promozionale e che responsabilizzi le famiglie nella gestione delle loro possibilità e ne valorizzi le capacità e le potenzialità. Ecco allora l’idea del percorso che sarà presentato il 12 dicembre, alle 10, nella Cittadella della Carità Santa Giacinta (via Casilina Vecchia, 19). Inconti al via dal 16 gennaio 2019.

3 dicembre 2018