Usa: sentenza capitale eseguita in Texas

Quintin Jones è stato giustiziato per un omicidio compiuto quando aveva 21 anni, nonostante le richieste di sospensione giunte anche dai familiari della vittima

È stato giustiziato alle 19 di ieri, 19 maggio, ora texana, Quintin Jones. Ucciso con tre iniezioni letali, nonostante le numerose richieste di sospensione della pena giunte anche dai familiari della prozia uccisa nel 1999, quando aveva 21 anni. Richieste mai accolte dal governatore del Texas Greg Abbot, che proprio ieri scriveva su Twitter: «In Texas, saremo sempre gli apripista nel proteggere la vita non nata. #ProLife».

Affidato a Twitter anche il commento della Rete cattolica texana contro la pena di morte, che proprio nell’ora del decesso di Jones scriveva: «Caro Dio, rafforzaci nel nostro lavoro per mettere fine alla pena di morte. Immaginiamo un mondo in cui la santità di ogni vita umana sia sostenuta e onorata. Riposa in pace Quintin». A chiedere di pregare per «il riposo della sua anima e la consolazione della sua famiglia, che è anche la famiglia della sua vittima», il vescovo di Fort Worth, nel Texas del Nord, Michael Olson, che ha aggiunto: «Lavoriamo per un modo migliore di affrontare il crimine e la povertà, che uccidere le persone».

Alla richiesta di grazia per Quintin Jones si era unita nei giorni scorsi anche la Comunità di Sant’Egidio. «Il perdono è vita, l’assenza di perdono è morte», diceva ieri don Marco Gnavi, in una meditazione tenuta proprio sulla condanna a morte del 43enne texano. Un’esecuzione alla quale, tra l’altro, non è stata ammessa ad assistere nemmeno la stampa, hanno rilevato i media locali.

20 maggio 2021