Usa: l’amministrazione Trump licenzia i giornalisti di Voice of America
Congelati i fondi per un servizio mediatico che durava da 83 anni. Alcuni avranno 30 giorni per lasciare il Paese. L’arcivescovo Gudziak (Filadelfia): «L’America mette a tacere la loro voce»
L’arcivescovo dei greco-cattolici ucraini di Filadelfia (Ugcc Usa) Borys Gudziak «alza la voce» in solidarietà dei giornalisti di Voice of America (VoA) e di altre emittenti finanziate dagli Stati Uniti che l’amministrazione Trump ha messo in congedo, mettendo così a tacere media considerati da tempo fondamentali per contrastare le offensive informative russe e cinesi. «Grazie a tutti coloro che hanno lavorato alla Voice of America fino ad oggi e negli ultimi 83 anni portando verità e speranza a centinaia di milioni di perseguitati, intere nazioni schiavizzate – le parole del presule -. Ci vergogniamo che l’America metta a tacere la loro voce. Non abbiamo paura! La verità di Dio prevarrà! Ostap, Alexey e gli ex giornalisti di VoA non taceranno. Neanche noi!», assicura.
In un post sul suo profilo Facebook Gudziak riferisce che «questa sera, 16 marzo 2025, alle ore 18 circa, ora di Washington, la maggior parte dei dipendenti dei 47 servizi linguistici di Voa ha ricevuto avviso di licenziamento. Quello che i regimi russi, iraniani, cinesi e altri regimi autoritari potevano solo sognare, l’amministrazione del Presidente degli Stati Uniti ha realizzato: concludere il servizio mediatico di 83 anni a sostegno della democrazia, del diritto internazionale, della giustizia e dei diritti umani nel mondo».
Alcuni dei giornalisti di VoA avranno 30 giorni per lasciare il Paese. Tra questi, giornalisti provenienti dalla Cina, dal Pakistan e da altri Paesi con regimi autoritari. Alcuni hanno già punito chi ha lavorato con l’agenzia: Vladyslav Yesypenko in Russia; Farid Mehralizada in Azerbaigian; Ihar Losik, che sta scontando una condanna a 15 anni in Bielorussia. Anche due giornalisti del servizio ucraino di VoA, Ostap Yarysh e Oleksii Kovalenko, laureati presso la “School of Journalism” dell’Università Cattolica ucraina, hanno ricevuto lettere di licenziamento.
18 marzo 2025