Uomo senza dimora trovato morto all’Ardeatino
Il cadavere notato da alcuni passanti. Diodati (Croce Rossa Roma): «Siamo in una situazione di vera emergenza, che si ripete ogni anno». Ercoli (Medicina Solidale): «Prolungare apertura metro»
L’allarme è scattato questa mattina, 2 gennaio, intorno alle 8. Alcuni passanti hanno notato il cadavere di un uomo in piazza Lorenzo Lotto, quartiere Ardeatino. Sul posto, i carabinieri della stazione San Sebastiano e della compagnia Eur, insieme al 118. Sul corpo dell’uomo, un senzatetto polacco di 50 anni, nessun segno di violenza. L’ipotesi è che il decesso sia avvenuto in seguito a un malore, forse legato al freddo.
La presidente di Croce Rossa Roma Debora Diodati parla di «notizia drammatica», così come «è drammatica la situazione in cui si trovano migliaia di persone nei nostri quartieri che non trovano altro che la strada come riparo di fortuna». E aggiunge: «Siamo molto preoccupati per il calo delle temperature su Roma. Il piano freddo del Comune a cui anche noi stiamo partecipando non riesce ancora a raggiungere i grandi numeri di quel popolo estremamente fragile di clochard che vive nella nostra città, così come non può essere sufficiente l’impegno del volontariato, sebbene le nostre Unità di Strada battano ogni angolo dei nostri quartieri. Siamo ormai in una situazione di vera emergenza – osserva ancora Diodati -, che si ripete ciclicamente ogni anno. E come ogni anno, si contano purtroppo anche le vittime». Proprio per questo «Croce Rossa di Roma attiva da subito il numero della sua Sala Operativa, lo 06.5510, per segnalazioni di situazioni particolarmente critiche».
Da Medicina Solidale arriva invece l’invito a «prolungare l’apertura delle metro in vista dell’ondata di freddo per permettere a chi vive in strada di trovare rifugio». Ad affermarlo è il direttore Lucia Ercoli, che sottolinea «l’indifferenza e la solitudine» nelle quali si è consumata questa morte. «Dobbiamo invertire la tendenza a voltarsi dall’altra parte – aggiunge – perché a volte una segnalazione tempestiva può salvare la vita a chi vive al freddo e al gelo». Nel frattempo anche Medicina Solidale continua la sua attività, negli ambulatori di strada e con il poliambulatorio mobile, «così come continua la distribuzione dei pasti donati da McDonalds».
2 gennaio 2019