Unioni civili, trovato l’accordo: ecco le novità del maxiemendamento

Il testo su cui il governo in aula al Senato ha posto la fiducia è un unico articolo composto di 69 commi. Via la norma ad hoc sulla stepchild adoption

Il testo su cui il governo in aula al Senato ha posto la questione di fiducia è un unico articolo composto di 69 commi. Via la norma ad hoc sulla stepchild adoption

Trovato l’accordo in maggioranza sul maxi-emendamento alle unioni civili. È quanto si è appreso ieri, mercoledì 24 febbraio, al termine della riunione in Senato. Il testo dell’emendamento del governo sulle unioni civili su cui il governo in aula al Senato ha posto la questione di fiducia è un unico articolo composto di 69 commi.

Le novità sono: via la norma ad hoc sulla stepchild adoption, con la precisazione però che l’adottabilità del figliastro rimane regolata dalle norme vigenti della legge sulle adozioni n.184 del 4 maggio 1983; niente obbligo di fedeltà per le coppie omosessuali, con il mantenimento però del riferimento alla «vita familiare» e con «l’obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione»; pratiche “lampo” per la separazioni.

Sulle adozioni la formula usata è: «Resta fermo quanto previsto dalla legislazione vigente», che prende a riferimento quello che è già stabilito dal Titolo IV della legge 184 sulle adozioni in casi particolari. I giudici potranno quindi decidere caso per caso, senza “paletti” specifici per le coppie gay.

L’impianto del ddl Cirinnà è fondamentalmente mantenuto, evitando però i rimandi agli articoli 29-30-31 della Costituzione che sono quelli che riguardano il matrimonio. Si richiamano invece gli articoli 2 e 3 della Carta sulle «formazioni sociali».

25 febbraio 2016