Unicef lancia #8marzodellebambine

L’iniziativa per ricordare il dramma di quante fuggono da guerra, povertà e violenze. Nel mondo, violentata una ragazza under20 su 10

L’iniziativa per ricordare il dramma di quante fuggono da guerra, povertà e violenze. Nel mondo, 1 under20 su 10 violentata o costretta a compiere atti sessuali

Si chiama #8marzodellebambine l’iniziativa lanciata dall’Unicef nella Giornata internazionale della donna, con l’obiettivo di puntare i riflettori sul dramma di milioni di donne e bambine in fuga da guerre, povertà e violenze. Il presidente Giacomo Guerrera ricorda i dati dell’ultimo rapporto sui migranti diffuso dall’agenzia: «Quasi la metà delle donne intervistate in Libia ha dichiarato di aver subito violenze sessuali o abusi durante il viaggio; quasi un terzo delle donne ha riferito di aver sofferto fatiche, malattie, mancanza di cibo e acqua, rapine, arresti da parte delle autorità locali e incarcerazione; spesso donne e bambini sono stati arrestati al confine, dove hanno subito abusi, estorsioni e violenze basate sul genere».

In occasione della Giornata dell’8 marzo l’Unicef ricorda anche tutte le bambine spose, violate, sfruttate: nel mondo un’adolescente su 3 tra i 15 e i 19 anni – vale a dire 84 milioni – è stata vittima di una qualche forma di violenza emotiva, fisica o sessuale per mano del marito o del partner; a livello globale una ragazza su 10 sotto i 20 anni è stata violentata o costretta a compiere atti sessuali. Quasi un quarto delle ragazze tra i 15 e i 19 anni ha dichiarato di aver subito una qualche forma di violenza fisica all’età 15 anni; 200 milioni di donne e ragazze in 30 Pesi hanno subito mutilazioni genitali. Di queste, 44 milioni hanno meno di 15 anni; 700 milioni di donne si sono sposate prima di aver compiuto 18 anni, e più di una su tre si è sposata prima di aver compiuto 15 anni; i tassi più alti di matrimoni infantili si registrano in Africa sub-sahariana, dove 4 ragazze su 10 si sono sposate prima dei 18 anni; un’adolescente su 7 – tra i 15 e i 19 anni – è attualmente sposata o ha un partner. Il tasso più alto si registra in Africa centrale, con il 27%.

8 marzo 2017