«La risposta all’epidemia di ebola deve concentrarsi sui bambini. Questa epidemia sta contagiando un maggior numero di bambini rispetto alle precedenti. Al 7 luglio, si erano verificati 750 contagi fra i bambini. Questo numero rappresenta il 31% del totale dei casi, rispetto a circa il 20% nelle epidemie precedenti». È l’allarme lanciato ieri, 16 luglio, da Marixie Mercado, portavoce dell’Unicef, nel suo intervento al Palazzo delle Nazioni a Ginevra, dopo una missione nella Repubblica democratica del Congo, a Kivu Nord e Ituri, le due province colpite dall’ebola, e a Goma, Beni, Butembo e Bunia. Particolarmente colpiti i bambini piccoli, con meno di 5 anni, che rappresentano il 40% di tutti quelli contagiati. «Questi bambini a loro volta – è il racconto di Mercado – stanno contagiando le donne. Fra gli adulti, le donne rappresentano il 57% dei casi. Secondo gli ultimi dati in mio possesso, il tasso di mortalità della malattia per i bambini con meno di 5 anni è del 77%, rispetto al 67% di tutti i gruppi di età. Prevenire i contagi fra i bambini – ha proseguito – deve essere al centro della risposta all’ebola. I bambini più piccoli incorrono in un rischio maggiore rispetto agli adulti, ragion per cui hanno bisogno di attenzione specializzata».

In particolare i bambini già malnutriti – «fin troppo comuni in Repubblica democratica del Congo» – necessitano di una cura con cibo specifico. I piccoli che vengono separati, «spesso improvvisamente e brutalmente», dai genitori a causa dell’ebola «necessitano di cure e attenzioni dedicate quando i loro genitori vengono sottoposti alle cure. I bambini che sono rimasti orfani a causa dell’ebola – ancora le parole di Mercado – hanno bisogno di cure e supporto a lungo termine, fra cui mediazione con le famiglie allargate che si rifiutano di accoglierli; supporto per la salute e per la nutrizione per essere sicuri che stiano bene; e, per quelli che ne hanno bisogno, aiuti per le rette scolastiche e altri materiali per permettere loro di tornare a scuola, fondamentale per il loro benessere generale».

17 luglio 2019