Unicef celebra i suoi 70 anni

Fondata l’11 dicembre 1946 per aiutare i più piccoli dopo la Guerra mondiale, solo nel 2015 ha vaccinato nel mondo 11.3 milioni di bambini

Fondata l’11 dicembre 1946 per aiutare i più piccoli dopo la Guerra mondiale, solo nel 2015 ha vaccinato nel mondo 11.3 milioni di bambini 

Ha compiuto 70 anni di vita l’Unicef. Solo nel 2015 ha vaccinato 11,3 milioni di bambini contro il morbillo in paesi colpiti da crisi; fornito accesso a istruzione di base formale o informale a 4 milioni di bambini che vivevano in situazioni di emergenza; ha fornito sostegno psicologico a 2 milioni di bambini coinvolti in conflitti e disastri naturali.

«L’Unicef è stata fondato dopo la Seconda Guerra Mondiale per portare aiuti e speranze a tutti quei bambini che si trovavano in situazioni di rischio o in difficoltà, a prescindere dal paese in cui vivevano o dal ruolo di quel paese nel conflitto. Oggi, la nostra missione non è meno urgente o universale – ha dichiarato il direttore generale Anthony Lake -. Con così tanti bambini in grande difficoltà nel mondo, rinnoviamo il nostro impegno a garantire aiuti concreti per ogni bambino».

L’organizzazione è stata fondata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con lo scopo di aiutare, in seguito al conflitto, i bambini in Europa, in Cina e in Medio Oriente. Interamente finanziata tramite contributi volontari da parte di governi, società civile, settore privato e cittadini interessati, ha rapidamente allargato la sua presenza: nel 1955 già garantiva assistenza ai bambini in più di 90 paesi.

Ad oggi è la più grande organizzazione per l’infanzia al mondo. Opera con i suoi collaboratori in 190 paesi e territori e si avvale dell’impegno di 13.000 operatori nazionali e internazionali, per raggiungere ogni bambino. L’impegno, anche nei territori più difficili al mondo, è inarrestabile, e negli ultimi decenni ha contribuito a ottenere progressi notevoli per i bambini. Negli ultimi 25 anni, il numero di bambini morti prima di compiere 5 anni è stato più che dimezzato; centinaia di milioni di bambini sono stati fatti uscire dalla povertà; il tasso di bambini in età da scuola primaria non inseriti in un percorso formativo è stato ridotto di oltre il 40% dal 1990.

Nonostante questi progressi, milioni di bambini rimangono ancora indietro in quanto vivono in povertà o in comunità difficili da raggiungere, o a causa del loro genere, razza, religione, gruppo etnico o condizione di disabilità. Circa 250 milioni di bambini stanno crescendo in paesi colpiti da conflitti e circa 50 milioni sono stati costretti a lasciare le proprie case.

«La visione dell’Unicef per i prossimi 70 anni è di un mondo in cui il nostro lavoro non sarà più necessario – un mondo in cui ogni bambino viva in salute, sicuro, istruito, curato e protetto… e in cui tutti i bambini possano sfruttare al massimo le loro potenzialità – ha concluso Lake -. È la cosa giusta da fare, e anche la via più sicura per un futuro migliore per tutti noi».

 

12/12/2016