Unhcr – Anci insieme per i rifugiati

Siglato un protocollo d’intesa per rafforzare il Sistema di accoglienza e integrazione e promuovere l’adesione dei Comuni italiani alla Carta per l’integrazione

Siglato ieri, 4 marzo, da Agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) e Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) un protocollo di intesa che prevede l’impegno congiunto per il rafforzamento del Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) e per la promozione dell’adesione dei Comuni italiani alla Carta per l’integrazione delle persone rifugiate.

La firma del documento, spiegano le due realtà in una nota congiunta, formalizza e consolida la collaborazione di lunga data fra Unhcr e Anci. Nel 2001, insieme al Dipartimento per le libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno, i due enti hanno dato origine al Programma nazionale asilo (Pna), il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, diffuso su tutto il territorio italiano. Evoluzione di quell’esperienza, viene sottolineato, «il sistema Sai è al centro del Protocollo di intesa in quanto buona prassi che promuove l’autonomia e l’integrazione dei rifugiati attraverso un modello di accoglienza diffusa realizzato dai Comuni aderenti alla rete».

L’impegno di Unhcr e Anci è mirato al rafforzamento del sistema Sai, sia salvaguardando le esperienze esistenti, sia promuovendo l’ampliamento della rete dei progetti per adulti e minori stranieri non accompagnati che a oggi ospita oltre 35mila persone, in maggioranza rifugiate. I rifugiati ospitati nel Sai, viene ricordato, rappresentano il 25% delle oltre 138mila persone, principalmente richiedenti asilo, accolte nel sistema di accoglienza in Italia.

Ancora, con il protocollo siglato ieri Unhcr e Anci si impegnano a promuovere l’adesione dei Comuni italiani alla Carta per l’integrazione delle persone rifugiate, sottoscritta nel 2022 da sei grandi città italiane – Roma, Bari, Milano, Napoli, Palermo e Torino – e alla quale hanno recentemente aderito Genova, Ravenna e Bologna. La Carta mira a potenziare la collaborazione fra le città e a rafforzare il loro impegno a favore dell’integrazione delle persone rifugiate, anche attraverso la realizzazione di programmi congiunti come “Spazio Comune”, attraverso il quale Unhcr e i Comuni della Carta hanno realizzato dei centri multiservizi per l’integrazione dei rifugiati.

Nelle parole di Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino -, «questo protocollo rafforza ulteriormente la collaborazione tra Anci e Unhcr e rappresenta un passo significativo verso un approccio coordinato e sinergico che mira a garantire una vita dignitosa e opportunità di integrazione per coloro che cercano protezione nel nostro Paese. I Comuni – ha aggiunto – sono il punto di contatto più vicino alle comunità e svolgono un ruolo cruciale, sono incubatori di innovazione e buone pratiche a sostegno dell’integrazione dei rifugiati nel tessuto sociale». In quest’ottica, «l’Anci si conferma come un partner essenziale nella costruzione di una società inclusiva e solidale. Insieme possiamo sviluppare strategie mirate per rispondere con risultati tangibili alle esigenze specifiche delle comunità ospitanti e dei rifugiati stessi».

Anche il delegato Anci all’immigrazione Matteo Biffoni, sindaco di Prato, ha ricordato che «insieme abbiamo “inventato” quello che oggi è il Sai, partendo dalla convinzione, sincera e radicata, della centralità dei territori per qualsiasi percorso di inclusione. Migliorare il benessere delle comunità per favorire l’inclusione dei rifugiati, favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, migliorare l’accessibilità dei servizi. Questi – ha continuato – alcuni dei pilastri della collaborazione, che qualifica l’impegno dei Comuni italiani a favore delle persone che cercano protezione e che stimola Anci a mantenere alto l’impegno su questo tema. Proprio in questa direzione si inserisce la Carta per l’integrazione, promossa da Unhcr, a cui auspico una sempre maggiore adesione da parte dei Comuni».

5 marzo 2024