Una Messa per i sacerdoti di “frontiera”

Aiuto alla Chiesa che soffre raccoglie le offerte delle intenzioni di Messa. Dall’Africa all’Europa dell’Est, il contributo è già andato a 35.214 preti

Aiuto alla Chiesa che soffre raccoglie le offerte delle intenzioni di Messa. Dall’Africa all’Europa dell’Est, il contributo è già andato a 35.214 preti

Nel 2014, sono state celebrate 1.219.063 Messe a sostegno dei sacerdoti che offrono il loro operato in zone dove la Chiesa è particolarmente sofferente e perseguitata. È forse questo il dato più indicativo che testimonia l’importanza dell’iniziativa lanciata dalla fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre. L’invito, rivolto alle comunità cattoliche di tutto il mondo, è stato quello di far celebrare Messe, tridui, novene e cicli di gregoriane a favore dei sacerdoti “di frontiera”.

Il contributo raccolto nelle celebrazioni ha permesso di sostenere 35.214 sacerdoti, ovvero uno ogni 9 nel mondo. La maggior parte dei sacerdoti che ne hanno beneficiato si trova in Africa (39,6%), seguita da Asia (24,5%), Europa dell’Est (17,8%), America Latina (16,5%) ed Europa occidentale (1,6%).

«Siamo profondamente grati per questo fondamentale aiuto che ci giunge in un momento di grande bisogno – ha scritto monsignor Oliver Dashe Doeme, vescovo di Maiduguri nel Nord della Nigeria, tra le diocesi che più soffrono a causa delle violenze di Boko Haram -, dopo che la nostra diocesi è stata colpita da tremendi attacchi della setta islamista e che molti dei nostri sacerdoti sono stati costretti a cercare rifugio nella vicina diocesi di Yola».

Per continuare a sostenere i sacerdoti di tutto il mondo, Acs Italia ha lanciato in questi giorni una nuova campagna di raccolta di intenzioni di Sante Messe, invitando i propri benefattori a far celebrare delle Messe in suffragio dei propri cari, permettendo al tempo stesso ai sacerdoti di portar avanti il loro apostolato.

Infatti in molte aree del mondo, la Chiesa non solo deve provvedere da sé ai propri bisogni, ma da essa dipendono economicamente anche tanti i fedeli, che altrimenti non avrebbero come sopravvivere. «Il vostro aiuto mi permette di compiere il mio apostolato con maggiore gioia e serenità», scrive ringraziando un sacerdote della diocesi di Byumba, in Ruanda. «Portare avanti la nostra missione evangelica, nella difficile situazione economica in cui versano le nostre parrocchie, è la nostra maggiore sfida pastorale».

Le intenzioni di messe rappresentano un importante contributo anche per i seminari, che grazie alle offerte ricevute riescono a coprire parte delle spese e accogliere un numero più grande di studenti.

Anche dalla martoriata Siria giungono parole di ringraziamento per le intenzioni di preghiera ricevute. Monsignor Jean Abdo Arbach, arcivescovo melchita di Homs, Hama e Yabrud, ha scritto ad ACS per testimoniare «quanto questo sostegno sia essenziale per la nostra Chiesa in un momento tanto doloroso come la guerra che stiamo vivendo».

Per informazioni: http://acs-italia.org/progetti-in-corso/novembre-2015-sante-messe-per-i-nostri-cari-e-per-i-cristiani-perseguitati

 

25 ottobre 2015